Cantù: lifting alla piazza
Cambia il salotto cittadino

CANTU' Se osservato da un'altezza di quasi venti metri - al momento, l'unico modo per avere un colpo d'occhio sui lavori in corso d'opera - il nuovo cantiere di piazza Garibaldi appare come una mezza rivoluzione. Quasi metà piazza ribaltata. Per ora, senza lastroni. E poi panchine a forma di rombo, crateri per posizionare le piante, operai al lavoro di buona lena. E' segreto per quanto possibile, il lifting in corso in piazza Garibaldi. L'ennesimo, nuovo cantiere per cambiare il look una volta di più alla piazza, già riqualificata negli ultimi anni. Curiosamente «censurata», l'ultima tranche di lavori. Con gran parte dell'area destinata ai pedoni inutilizzabile. Perché transennata e - particolare che potrebbe sembrare quasi strano - oscurata. Drappi verdi sulle recinzioni di plastica a maglie arancioni, per cercare di tenere alla larga la curiosità dei cittadini di passaggio, per una delle opere pubbliche più chiacchierate degli ultimi anni. E' necessario salire in cima a uno dei palazzi vicini, per rendersi conto di quanto sembrino radicali i cambiamenti pensati dal comune.
Sul sito dell'amministrazione cittadina, la webcam posizionata sul campanile della chiesa di San Paolo è fuori uso. «Servizio temporaneamente non disponibile per aggiornamenti tecnici», la scritta che compare ai frequentatori di Internet. Casomai ne avesse voglia, l'architetto Roberto Cremascoli - progettista insieme all'ingegner Edoardo Belponer - dal suo studio in Portogallo non potrebbe assistere al remake della sua creatura. In altre occasioni, poteva partecipare in diretta al rogo della Giubiana, o semplicemente vedere se ci fosse il sole, la pioggia, la neve. Adesso, né lui né tutti gli altri possono servirsi della Rete per capire cosa stia succedendo nel cuore del centro città. Anche ai margini delle recinzioni si resta abbastanza confusi. Con una semplice sbirciata, si può solo intuire in parte lo stravolgimento di questi giorni. Non serve nemmeno salire sul sagrato sopra via Cimarosa, per comprendere in pieno lo stato dell'arte attuale. Dal quinto piano di uno dei palazzi vicini, invece, ci si può rendere conto di come la piazza sia temporaneamente a soqquadro.
Verso l'ingresso di via Volta, le mattonelle sono sparite da una buona fetta della superficie. Forse, per intervenire in uno dei punti più critici, soggetto a infiltrazioni, prima di rimettere tutto in ordine. Al posto delle piante, adesso, ci sono alcuni buchi. E, nelle vicinanze, prendono sostanza le nuove panchine, a zig-zag. All'incirca, si stanno complessivamente ricavando una sessantina di posti a sedere, all'ombra. Gli operai si muovono alla svelta nella zona verso via Matteotti, per preparare anche qui altre panchine. Resta intatta la piccola fontana al centro, con le sue acque torbide. Come annunciano i poster affissi sopra via Annoni, ovvero alcune simulazioni al computer, in teoria dovrebbe arrivare qualche gioco d'acqua verticale. E tramite tre gradoni di contenimento, si potrebbe stare seduti anche sui lati di quella che oggi assomiglia tanto a una pozza. Al momento, l'unica possibilità è la panca che corre lungo il muro vicino all'edicola. Dove alcuni anziani se ne stanno lontani, a parlare della piazza senza poterla vedere, chissà perché.

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