Festa per gli immigrati
ma quelli italiani

Uggiate: premiati coloro che, arrivati da un'altra regione, risiedono in paese da 50 anni. «Con il loro impegno e la loro laboriosità - ha detto il sindaco Fortunato Turcato - hanno notevolmente contribuito anche allo sviluppo socio-economico del paese»

UGGIATE TREVANO Successo di partecipanti alla prima festa degli immigrati a Uggiate Trevano, sotto il patrocinio del Comune e della parrocchia. La prima edizione svolta ieri all'oratorio ha coinvolto gli immigrati provenienti da altre regioni d'Italia o da altri Stati. L'idea è nata quasi per caso da Luigi Lo Monaco, originario dalla Sicilia, per festeggiare con i suoi familiari il cinquantesimo di permanenza in Uggiate. Accolta con entusiasmo da un altro nucleo familiare originario della Calabria, si è poi esteso a tutti gli immigrati di vecchia data del paese, che provenissero dal Sud, dal Veneto o da altri Stati. «Ho confidato l'iniziativa a una famiglia calabrese - racconta Lo Monaco - la quale entusiasta mi ha convinto ad estenderla coinvolgendo tutti coloro che avevano trovato ospitalità in paese al di là della zona di provenienza. Abbattere i confini, in altri termini, e renderla universale senza limitazioni regionali o zone dell'Italia. Così abbiamo coinvolto Comune e parrocchia, a cui l'iniziativa è molto piaciuta».
«Molte famiglie - ha detto nell'omelia don Mario Ziviani - per dare dignità alla propria convivenza si sono trasferiti al Nord, a Uggiate Trevano, dove inserendosi nel tessuto sociale hanno occupato un dignitoso ruolo, conquistato con lavoro e sacrificio». «Gli immigrati - ha aggiunto il sindaco Fortunato Turcato - con il loro impegno e la loro laboriosità hanno notevolmente contribuito anche allo sviluppo socio-economico del paese».
«Ho meditato a lungo - ha puntualizzato Cristian Lo Monaco, consigliere comunale - sul senso di questa giornata e sui cittadini che diversi anni fa si sono dovuti spostare dalle proprie terre d'origine per trovare un lavoro e sperare in una vita migliore. Trovo immensamente coraggioso questo spirito di sacrificio, caratterizzato dal desiderio di mettersi in gioco in prima persona e di affrontare numerose difficoltà in cambio di una vita più agiata per i propri cari».
Il sindaco ha consegnato un attestato di riconoscenza ai cittadini che da più di cinquant'anni risiedono a Uggiate. I primi ad arrivare in paese sono stati i fratelli Remo e Angelo Moletta nel novembre 1931 da Volpado del Montello, nel 1936 con otto figli da Castelfranco Veneto il nonno del sindaco Turcato, indi Rizzarda Magaton da Resana, Roma Auditorre da Trieste, Maria e Romeo Gasparini da Loreggia, Evelina Bernasconi dalla Svizzera, Lalla Corradini da Correggio, Giuseppa e Rosa Ocello da Galatro, fino ad arrivare al 1960 con l'arrivo dei Lo Monaco e dei Palermo da San Cataldo, di Iole e Bruno Ravazzolo da Maserà di Padova. A tutti l'attestato di riconoscenza.

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