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Martedì 09 Novembre 2010
Giro di vite alla prostituzione:
pronti i sindaci della Novedratese
Mariano, Arosio, Carugo e Novedrate pronti a recepire le nuove indicazioni volute dal Governo e a intensificare i controlli: il meretricio è reato e ora rischiano sia lucciole che clienti
MARIANO La lotta alla prostituzione sulla strada fa - almeno nelle intenzioni del ministro Maroni - un ulteriore passo in avanti e i sindaci dei territori attraversati dalla provinciale Novedratese, notoriamente luogo di “lavoro” e di sfruttamento delle lucciole, ringraziano. Il nuovo pacchetto sicurezza approvato settimana scorsa dal consiglio dei ministri, tra le altre cose prevede anche la possibilità di applicare misure di prevenzione, come il foglio di via, per chi esercita la prostituzione in strada violando le ordinanze dei sindaci in materia di sicurezza urbana: dovrebbe scattare la sanzione per il cliente, così come per la prostituta e l'introduzione del reato per chi esercita l'attività in un luogo pubblico; si ipotizza l'arresto da 5 a 15 giorni. In attesa di conoscere i dettagli del provvedimento, gli amministratori di Mariano, Arosio, Carugo e Novedrate - che da anni combattono la presenza delle prostitute sulla strada - hanno recepito in maniera positiva lo spirito contenuto nelle scelte del governo. «Ci viene dato uno strumento in più per contrastare il mercato del sesso a pagamento che va ad aggiungersi all'ordinanza del 2008 - commenta l'assessore alla sicurezza di Mariano, Claudio Nogara -: lo ritengo un passo in avanti significativo. Arrivare a rendere la prostituzione sulla strada un reato, è l'unico modo per consentire alle forze dell'ordine di non avere più, come oggi, le armi spuntate». Anche se qualcosa è già stato fatto: solo quest'anno, infatti, la polizia locale cittadina ha contestato 130 multe da 500 euro ai clienti delle lucciole per un ammontare di circa 65 mila euro. «Questo controllo costante ha sicuramente ridotto la presenza delle ragazze sul territorio anche se non sono scomparse: sono cambiate, però, le abitudini e cioé “consumano” il rapporto in territorio diverso dal nostro spostandosi dove non ci sono le ordinanze o dove sanno che la presenza dei vigili è inferiore alla nostra e questo già è un deterrente. Il loro giro d'affari ha subito il colpo: di giorno si fanno vedere di meno sulla Novedratese per poi tornare alla notte, specialmente quando sanno che le nostre pattuglie non possono più essere operative». Nogara non si fa false illusioni: «La prostituzione non scomparirà - conclude -: l'importante è toglierlo dalle strade per evitare gli spettacoli indecenti che già con le ordinanze di due anni fa abbiamo tamponato».
«Il vero salto di qualità è rappresentato proprio dal fatto che con questo provvedimento – aggiunge il sindaco di Carugo, Marco Melli - la prostituzione in strada viene considerata un reato di pubblica sicurezza di cui la magistratura si deve occupare fornendo alle forze dell'ordine un vero strumento per agire. Un passo in avanti non indifferente non solo a livello legislativo, ma anche operativo». Melli, infatti, pur giudicando positiva l'ordinanza in vigore con la quale può multare i clienti delle lucciole (400 euro e quest'anno ne è già stata contestata una cinquantina), ne riconosce le criticità: «Diventa efficace quando si hanno gli uomini e anche la preparazione giusta per farla applicare - conclude -: disponendo noi di solo tre vigili urbani, ci concentriamo sui controlli nelle ore diurne ottenendo buoni risultati visto che le lucciole, specialmente nella zona di Gattedo, sono diminuite. Diverso è il discorso della notte quando la clientela e la malavita che ruota attorno alla prostituzione è molto più pericolosa: non me la sento di mandare i miei agenti allo sbaraglio. Devono essere altre le forze dell'ordine a intervenire».
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