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Martedì 09 Novembre 2010
Como, nuovo piano anticrisi
Prestiti e contributi alle famiglie
Confermate anche le borse lavoro. Spariscono invece i voucher sociali. Molinari: "Si sovrapponevano alle attività che già svolgono le associazioni del terzo settore, con le quali vogliamo creare una rete senza doppioni"
COMO - Borse lavoro, contributi per pagare bollette e affitto, prestiti a tasso zero. Sono le tre tipologie di aiuti inserite dal Comune nel nuovo piano anticrisi, rivolto a famiglie e singoli cittadini in difficoltà. Complessivamente sono stati stanziati 265mila euro, contro i 171mila del 2009 (erano arrivate 119 domande, quasi tutte accolte). Entro fine mese saranno pronti gli avvisi per la predisposizione delle domande, che andranno consegnate al settore Servizi sociali. Nella documentazione che a breve verrà pubblicata anche sul sito web del Comune saranno riportati i dettagli e i requisiti necessari per poter accedere alle agevolazioni (ogni famiglia non potrà ottenere più di un contributo). Rispetto al bando precedente, spariscono i voucher sociali, sostituiti da altri interventi: «Abbiamo fatto questa scelta - spiega l'assessore ai Servizi sociali, Ezia Molinari - dopo un monitoraggio che ha rivelato una certa difficoltà nella spendibilità dei voucher e il rischio di sovrapporsi alle attività che già svolgono le associazioni del terzo settore, con le quali vogliamo creare una rete senza doppioni. Il piano è condiviso dai sindacati ed è passato dalla giunta, che ha chiesto solo di garantire una rotazione per non favorire persone che stanno già ricevendo aiuti».
A disposizione ci sono, anzitutto, 10 borse lavoro (per un totale di 60mila euro), che vanno ad aggiungersi alla proroga di altre 13 borse (da gennaio a giugno, per altri 60mila euro) e all'attivazione, da giugno a dicembre, di altre 6 (per la pulizia delle strade, in tutto 50mila euro). L'iniziativa è riservata a chi ha perso il lavoro a partire dal secondo semestre 2008 e prossimamente il Comune stanzierà ulteriori risorse per garantire ai lavoratori un tutor e una programmazione ad hoc, in modo che l'esperienza possa rivelarsi utile anche per riqualificarsi e rientrare nel mondo del lavoro. Il secondo ambito d'intervento riguarda le politiche a sostegno dell'abitare e del vivere quotidiano, con 45mila euro di contributi a fondo perduto per le bollette delle utenze domestiche e per le rate dell'affitto (fino a un massimo di 3 mesi). Il sostegno è previsto nel caso di riduzione del lavoro e di ammortizzatori sociali insufficienti (l'indicatore Isee attualizzato non deve superare i 7.500 euro); il contributo massimo per le bollette sarà di 500 euro, mentre per l'affitto si potrà arrivare a 1.500 euro. Infine, sono previsti 50mila euro per prestiti sull'onore, destinati a nuclei in temporanea difficoltà. I soldi andranno restituiti (senza interessi) entro 36 mesi. Il requisito richiesto è un Isee compreso tra 10mila e 16mila euro, il prestiti erogati saranno compresi tra 500 e 3.000 euro (in casi particolari si arriverà a 5.000 euro).
Michele Sada
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