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Mercoledì 10 Novembre 2010
Muore in casa: vegliata
dal figlio di tre anni
Limido Comasco: drammatica e insieme struggente la scena che si è presentata ieri ai soccorritori intervenuti nell'appartamento, teatro della tragedia: il bimbetto, attorniato dai suoi giochi, era accanto alla donna, Isabel Wakefield, 32 anni, riversa a terra in bagno.
LIMIDO COMASCO Giovane mamma muore per un malore; il figlioletto di tre anni, credendola addormentata, la veglia per ore. Drammatica e insieme struggente la scena che si è presentata ieri ai soccorritori intervenuti nell'appartamento in via Ungaretti, teatro della tragedia: il bimbetto, attorniato dai suoi giochi, era accanto alla mamma - Isabel Wakefield, 32 anni – riversa a terra in bagno. La donna, a seguito di un malore probabilmente conseguente al diabete di cui soffriva dal 2001, è caduta in bagno, riportando un trauma cranico e facciale. La crisi e successiva caduta si presume siano avvenute intorno alle otto, mentre l'allarme è stato lanciato a mezzogiorno dal marito Davide Vaccariello, preoccupato non avendo riscontro alle ripetute telefonate fatte alla moglie nel corso della mattinata.
«Doveva uscire alle otto per andare a portare il bambino all'asilo a Lurago Marinone - racconta il marito - Non ha fatto neanche in tempo a uscire di casa; è svenuta in bagno e, nella caduta, ha picchiato la testa. Non so bene cosa sia successo. Come tutti i giorni, sono uscito alle 6.20 per andare a Milano dove lavoro come idraulico. Mia moglie stava ancora dormendo. Era sua abitudine alzarsi intorno alle otto, per poi portare il nostro bimbo alla materna».
Un inizio di giornata all'insegna dell'assoluta normalità; nessun cenno di malessere della giovane mamma, che potesse far presagire il dramma che di lì a poco si sarebbe consumato. «Tutta la mattina ho continuato a chiamarla, ma il cellulare era sempre spento - aggiunge il marito - altre volte era successo che non rispondesse, non mi sono subito agitato. Tra l'altro, sfortuna ha voluto che il bambino sia stato assente dall'asilo quattro giorni per cui, non vedendolo arrivare, non si sono preoccupati di avvisare. Io stesso non mi sono immediatamente allarmato, tanto da correre a casa pensando che fosse accaduto qualcosa di grave; ho immaginato che avesse il cellulare scarico. Nel dubbio, per sincerarmi che tutto fosse a posto, a mezzogiorno ho chiamato un mio vicino di casa chiedendogli la cortesia di andare a controllare. È salito nel nostro appartamento e ha trovato mia moglie, priva di sensi, in bagno. Immediatamente ha fatto intervenire i medici, ma ormai non c'era più nulla da fare».
Sul posto sono giunte un'ambulanza del Sos di Appiano Gentile, un'auto medica da Como e un'auto infermieristica da Olgiate: hanno tentato di rianimarla, ma è risultato tutto inutile. Poco dopo è intervenuta anche una pattuglia dei carabinieri di Mozzate, per le verifiche e gli adempimenti previsti in casi di morte improvvisa.
Inconsapevole testimone il piccolo Iker: «Non credo si sia reso conto di quanto accaduto – prosegue papà Davide – Avrà pensato che la mamma stesse dormendo. Ha portato i suoi giochi in bagno ed è rimasto lì con lei».
La salma della giovane mamma è stata trasferita all'ospedale Sant'Anna, dove stamattina sarà sottoposta a esame esterno, disposto dal magistrato, per accertare segni di un'eventuale aggressione. Dopodiché sarà rilasciato il nulla osta per i funerali, che potrebbero svolgersi in Spagna, paese d'origine di Isabel Wakefield, nata e cresciuta a Barcellona, figlia di genitori inglesi. I suoi familiari giungeranno in Italia in mattinata.
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