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Sabato 13 Novembre 2010
Arosio, non fa attraversare
il comandante dei vigili: multato
Sanzione da 160 euro con in più la decurtazione di 8 punti della patente per non aver rispettato il diritto di precedenza nei confronti del pedone intento ad attraversare sulle strisce. E il pedone era proprio il responsabile della polizia locale. La protesta: "C'è stato un fraintendomento"
AROSIO Una multa da 160 euro con in più la decurtazione di 8 punti della patente per non aver rispettato il diritto di precedenza nei confronti del pedone intento ad attraversare sulle strisce. E' costato caro a un automobilista di Arosio, forse una delle prime “vittime” dell'inasprimento delle sanzioni previste dal nuovo codice della strada per questo tipo di infrazioni, non aver ceduto il passo non a un cittadino qualunque, ma addirittura al comandate della polizia locale in persona.
La multa per il fatto accaduto il 22 settembre scorso, però, a Salvatore Balsamo, genitore dell'automobilista colpito dal provvedimento, è sembrata eccessiva «perché forse alla base di tutto c'è un fraintendimento», tanto da spingerlo a recarsi dal comandante Matteo Martegani prima e dal sindaco Antonio Pozzi poi per discutere la vicenda. Ma non ha avuto risposte soddisfacenti: «L'episodio si è verificato in via Santa Maria Maddalena – racconta Balsamo – in corrispondenza dell'attraversamento pedonale vicino al semaforo con via De Gasperi. Mio figlio stava tornando a casa e svoltando a destra per imboccare la Provinciale mi ha raccontato che l'agente (poi essersi rilevato appunto il comandante, ndr.) era all'inizio dell'attraversamento pedonale, tanto che lui non ha percepito l'intenzione di un attraversamento della strada». Evidentemente, però, qualcosa è successo perché a metà ottobre a casa Balsamo è arrivato l'avviso della raccomandata da ritirare in posta contenente appunto la sanzione di 157 euro più 3 euro di spese, oltre alla pesante decurtazione dei punti. «La cosa a me non è chiara – prosegue il genitore –: sul verbale c'è scritto che l'agente non ha potuto contestare nell'immediato la sanzione perché, intimando solo verbalmente di fermarsi, mio figlio ha proseguito nella marcia. L'ha fatto perché essendo chiuso nell'abitacolo dell'auto non ha sentito il richiamo a voce e comunque non ha visto nemmeno una paletta o sentito un fischietto, altrimenti si sarebbe fermato all'istante».
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