Digitale terrestre
Condomini oscurati

Nei condomini non si vede più nessun canale ed è corsa a chiamare l'antennista per risintonizzare tutti i canali. Doveva andare tutto liscio e invece non si vede nulla senza l'intervento dell'esperto

COMO «Basta collegare il decoder». Avevano detto così: «Basta collegare il decoder». Sulla carta deve funzionerà sempre tutto e subito. Ma poi, quando trasferisci lo slogan nella famiglia tipo, con il papà o il nonno che leva il decoder dalla scatola, lo collega alla tv  non basta un bel niente. Anche quando intervengono mogli e fidanzate, figli o parenti vari con la fatidica frase «tu non sei capace, provo io», non succede niente lo stesso. Bussare al vicino più esperto di nuove tecnologie non serve. Pure lui è lì, con quella maledetta scatoletta che non vuol saperne di prendere ordini. La tv non si vede e fine delle discussioni fino a quando non arriva l'antennista.
È così, in tutti i condomini della città, della cintura, e in tanti condomini della provincia. Lo dice Riccardo Gorla, antennista: «Nella maggior parte dei condomini ci sono centrali di testa a filtri. Ogni canale viene processato tramite un filtro e distribuito nella rete del palazzo. Con lo “Switch Off”  i maggiori network hanno dovuto cambiare frequenza. Quindi per ripristinare la regolare ricezione, occorre intervenire sulla centrale di testa. Questo sistema è adottato sia per condomini vecchi che  nuovi. Quindi anche effettuando una nuova sintonia dei decoder non si riescono a vedere i canali e si deve chiamare l'antennista».
Il primo giorno del digitale terrestre, il 18 novembre, è stato un disastro. E ieri, che era il secondo giorno è stato un disastro lo stesso. Spiega ancora Gorla, entrando nel tecnico: «il problema è chiaro. Il 18, come da tempo pubblicizzato dalle varie emittenti nazionali le stazioni di Monte tre Croci e Brunato Falchetto hanno effettuato lo Switch Off. In parole povere i vecchi canali trasmessi con modulazione analogica Pal sono stati spenti ed al loro posto sono stati attivati con modulazione digitale
Cofdm. Il sistema di trasmissione utilizzato è del tipo “SFN” Single Frequency Network cioè ogni Multiplexer viene trasmesso contemporaneamente da differenti stazioni sulla stessa frequenza». Il problema è che, putroppo, come spiega sempre l'antennista «nella nostra città, nessuna delle principali emittenti nazionali utilizzava le frequenze della rete Sfn assegnate dal Ministero delle telecomunicazioni». Risultato: «Chi abita in un condominio dove i
terminali di testa TV sono di tipo a filtri non vede quasi più nulla». Per questo, secondo l'esperto: «Occorre intervenire su questa sostituendo  e implementando i filtri». Contrariamente chi è dotato di un terminale di testa di tipo a larga banda, potrà vedere tutto effettuando una nuova risintonizzazione dei decoder digitali». Le aree di copertura delle stazioni sopra citate sono all'incirca le seguenti: Como città, Lora, Civiglio, Tavernola, Camnago Volta, Rebbio, Prestino, Garzola, Cernobbio, Moltrasio, Blevio, Torno, Cavallasca, Lipomo, Senna Comasco, Brunate, Maslianico.
A chi non avesse ancora acquistato il decoder digitale ricordiamo che è necessario possederne uno per ogni apparecchio televisivo e che gli over 65 con un reddito annuo pari o inferiore ai 10mila euro e in regola con il canone di abbonamento Rai hanno diritto a un contributo statale di 50 euro per l'acquisto. Per ulteriori chiarimenti si può interpellare il numero verde 800.022.000 oppure consultare il sito www. decoder. comunicazioni. it.
Anna Savini

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