Cronaca / Como cintura
Domenica 28 Novembre 2010
Fino, farmacia in vendita:
esposto per turbativa d'asta
A rivelarlo è il sindaco Giuseppe Napoli: «Una mail anonima, mi ha lasciato qualche dubbio spingendomi a questa iniziativa»
FINO MORNASCO - «Un esposto alla Procura della Repubblica di Como perché potrebbe configurarsi l'ipotesi di turbativa d'asta». Colpo di scena nella vicenda della vendita della farmacia comunale di Fino. A rivelarlo è il sindaco Giuseppe Napoli: «Una mail anonima, mi ha lasciato qualche dubbio spingendomi a questa iniziativa».
Messa in vendita con lo scopo di coprire parte del buco di sei milioni di euro della municipale, la farmacia si è rivelata un caso spinoso fin da principio. Se inizialmente si sono registrate le dure contrarietà politiche espresse dalle minoranza, alle quali va aggiunta anche quella del neonato gruppo misto (Paolo Mazzola ed Ernesto Negretti), poi è stata la volta di alcuni rilievi tecnici sul bando.
«La pubblicazione del bando è iniziata il giorno 8 novembre e nel documento era riportata, in alto, la data di scadenza del 14 dicembre, mentre sotto, due volte, quella del 13 - osserva Mazzola - Mi risulta che come me, anche altri abbiano scaricato dal sito comunale quella copia che, tra l'altro, mi è stata anche consegnata su richiesta dagli uffici comunali. Soltanto il 10 mi sono accorto che sul sito compare il bando con le date corrette. Chiedo che si dia informativa di questo cambio, che venga ben specificato. Altrimenti si rischiano contenziosi».
Il prezzo a base d'asta è di un milione e 660mila euro, confidando sui quali il liquidatore della municipale, Pietro De Luca, ha chiesto un prestito bancario per onorare le scadenze di fine anno. «Per fortuna la banca ha addotto motivazioni tecniche per esprimersi il 15 dicembre, cioè il giorno dopo la vendita della farmacia. Forse hanno più buon senso di noi - continua Mazzola - Chiedo inoltre che la maggioranza prenda l'impegno preciso che quei soldi siano impiegati con la finalità espressa, perché altrimenti si potrebbero anche impiegare diversamente. Con il rischio di altri problemi».
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