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Martedì 30 Novembre 2010
Salute e pochi soldi
Meglio la schiscetta
In ufficio torna la "schiscetta". Sì, basta panini, sempre più comaschi preferiscono mangiare sano e soprattutto tenere in ordine i conti del portafoglio, portandosi il cibo da casa.
COMO In ufficio torna la "schiscetta". Sì, basta panini, sempre più comaschi preferiscono mangiare sano e soprattutto tenere in ordine i conti del portafoglio, portandosi il cibo da casa. Capita così che per impiegati e professionisti siano cambiate le abitudini per il pranzo. Sono proprio loro, secondo le recenti ricerche, i maggiori sostenitori del pasto autogestito, tanto che non mancano prontuari e ricettari per pranzetti sempre diversi e magari a calorie controllate. Un vero retaggio della classe operaia che forse non sarà andata in paradiso, ma la sapeva lunga in fatto di conciliare cibi genuini e risparmio. Per scelta o necessità la schiscetta è davvero un'alternativa ai ristoranti (sempre meno a buon mercato) e a paninoteche o piadinerie. Ora ci si organizza in ufficio, dalle insalatone, alla carne da consumare fredda con delle verdure preparate la sera prima, oppure alla frutta, fresca e abbondante. Di tutto di più e così un occhio alla linea e uno alle tasche. Secondo l'indagine condotta dalla Camera di Commercio di Monza Brianza, con il pranzo portato da casa una famiglia comasca risparmia mediamente 70 euro a settimana. La spesa media fuori ufficio infatti è compresa tra i 5 e i 15 euro per un pasto completo, comprensivo di acqua, frutta o dolce, una somma che, se sommata ai giorni lavorativi, si traduce in 200 euro al mese.
E se al pranzo si sommano delle piccole scappatelle gastronomiche, ecco che il problema di far quadrare i conti torna, un esempio per un pasto in pizzeria con la famiglia, senza eccessi, si arriva a spendere in media 37,94 euro, che scendono a 17,93 euro in caso di pizza da asporto. Un risparmio netto tra la prima e la seconda opzione di 20,01 euro che varia ancora di più se la pizza viene preparata in casa. In questo caso, in effetti, preparare tutto tra le mura domestiche prevede un esborso che non va oltre a 4,83 euro portando ad un risparmio di 20,01 euro rispetto al take away e, addirittura del 33,11 euro, dalla pizzeria. La schiscetta diventa così la valida alternativa, ma non è la sola. Infatti al posto del "lunch box" (come ora chiamano la vecchia e cara "gavetta") sono i "take away" che soddisfano ogni esigenza del lavoratore o della famiglia stessa: in un anno le attività di cibo da asporto è diventata una vera e propria filosofia cresciuta del 10% tanto che si contano 221 imprese che hanno investito in queste forme di ristorazione veloce. Lo stesso vale per la merenda dei figli. La torta fatta in casa fa risparmiare ad una famiglia con due figli circa 11 euro rispetto allo stesso prodotto acquistato in pasticceria. Anche se il "fai da te" in questo caso costa circa 30 centesimi in più rispetto alla merendina preconfezionata. E, ancora, le consumazioni al bar aumentano in un anno a Como, mediamente dell'1,7%. Ma con il pasto in pizzeria è peggio: la crescita media è del 4,4%.
Arianna Augustoni
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