Cantù, negozi in subbuglio
per gli spazi nel palasport

Ruggero Spinelli (Confcommercio) chiede un confronto con il Comune sul futuro del commercio: per gli spazi nel nuovo palazzetto e per gli insediamenti in alcune aree dismesse. L'assessore tranquillizza

CANTU' Quella mappa del palazzetto dello sport, con i quarantuno negozi previsti, poi con una struttura media di vendita, sei spazi per bar e ristoranti, e il cinema multisala, apertura primavera 2012, ha avuto l'effetto di un sasso nello stagno nel commercio cittadino. Che ha visto agitarsi nuovi spettri, come se quelli attuali non bastassero.
E le onde sono agitate: Ruggero Spinelli, presidente di Confcommercio Cantù, chiede un confronto immediato con tutte le forze politiche, per discutere dello sviluppo della città. L'assessore al commercio Massimo Cappelletti e quello ai lavori pubblici Umberto Cappelletti tranquillizzano, nel senso che non c'è nulla di nuovo.
Questione di psicologia, quindi, ma non solo. Tutti sapevano perfettamente che in corso Europa, oltre al parquet, il palazzetto della Turra avrebbe previsto un'area commerciale. Contropartita per sostenere l'investimento da 35 milioni di euro del gruppo privato, vincitore del project financing bandito dal comune di Cantù. Ma ora che i venditori dell'azienda incaricata hanno iniziato il porta a porta dei negozi, invitandoli a trasferirsi, e ora che la mappa del futuro palazzetto è lì, nero su bianco, non solo tra le idee, tra gli esercenti le acque si sono agitate.
«Vorremmo avere un confronto con tutte le forze politiche di Cantù. Per chiedere bene quale sarà il futuro del commercio – dice Spinelli, riferendosi al palasport ma non solo – la situazione sta diventando veramente pesante. Serve un ragionamento programmatico, concreto e reale, su cosa si vuol fare a Cantù. Ad esempio, si parla di un'attività commerciale nell'area dell'ex Roncoroni, in via Milano inizialmente non prevista». Il palazzetto non era un mistero. «E' vero, un intervento così ce lo aspettavamo - dice Spinelli -. Ma ancora una volta, per salvare certe situazioni negative di Cantù, il rischio è che paghino gli imprenditori. Confidiamo nel sostegno concreto avuto fino ad oggi per le attività commerciali del centro e delle frazioni». Ha sentito parlare di prezzi, per i negozi al palasport? I commercianti contattati parlano di richieste di 60mila euro all'anno per l'affitto, più una percentuale sui fatturati alti. «Mi sembrano valori adatti a qualche grande catena, a grandi marchi – risponde Spinelli – non mi paiono certo alla portata dei negozi di Cantù».
Punta alla tranquillità il vicesindaco Massimo Cappelletti. «Le porte del comune sono sempre aperte – risponde indirettamente a Spinelli – in un momento come questo, difficile per tutti, Cantù registra una certa effervescenza. Del palazzetto, con Spinelli avevamo già parlato. Quanto alle medie strutture, non le vedo come competitor dei piccoli, quanto dei grandi. Credo che il compito di un'amministrazione sia di allargare gli orizzonti. Non solo protezionismo, ma anche opportunità di crescita». E la ex Roncoroni? «Credo che là dentro stiano per realizzare una media struttura di vendita» risponde il vicesindaco, che osserva: «Meno male che si riconvertono le aree dismesse». Quindi, c'è spazio per tutti? «Perché no», dice il vicesindaco.
A proposito di spazi. La multinazionale Cb Richard Ellis, incaricata da Turra di vendere gli spazi, sul suo sito indica una superficie commerciale di 13mila e 431 metri quadri. Umberto Cappelletti, assessore ai lavori pubblici, precisa che «L'area commerciale, definita secondo legge, è quella del bando: circa 8mila metri quadri. E' possibile che questa azienda abbia conteggiato tutto, anche gli spazi per ristorazione, terziario, e altro. Comunque - e qui risponde a Spinelli - ricordo che un paio di mesi fa, del palazzetto si era parlato nella consulta dell'economia. Dove il progetto è stato visto favorevolmente da tutti. E Spinelli, quella volta, non c'era».

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