Cultura e Spettacoli
Domenica 26 Dicembre 2010
Impatto (quasi) zero
anche tra... i fornelli
Meno cotture, riuso degli avanzi e ricette più creative: rispettare l'ambiente
dà più gusto alla vita.
di Giacomo Magatti
Ad ogni pasto le nostre scelte alimentari hanno conseguenze non solo sulla nostra salute ma anche e soprattutto sull'ambiente, il consumo di risorse, i rifiuti prodotti. Gli sprechi sono enormi, ogni giorno circa il 10 % di ciò che mettiamo in tavola finisce in spazzatura, problema che si amplificherà con le feste. Allora perché non proviamo a modificare qualcuna delle nostre abitudini in cucina per ridurre la nostra impronta ecologica? Non si tratta solo di non generare troppi scarti, ma di andare a monte del problema e far si che la nostra diventi una vera e propria ecocucina. Fin dal momento in cui facciamo la spesa, per passare alla scelta delle ricette, degli ingredienti, degli strumenti e delle tecniche per preparare e cuocere gli alimenti in modo da ridurre o azzerare il nostro impatto.
Lisa Casali, autrice del blog ecocucina.org e del libro "La cucina a impatto (quasi) zero" scritto a quattro mani con Tommaso Fara, ci dà alcuni consigli e suggerimenti per rispettare l'ambiente in cucina, partendo dagli ingredienti fino ai metodi di cottura e nell'intervista qui accanto ci propone un paio di eco-ricette adatte alle feste. Perché cucinare in modo sostenibile è più facile di quanto si possa pensare: con poche semplici azioni possiamo ridurre il nostro impatto sull'ambiente, e al contempo mangiare in modo certamente più sano ma anche gustoso.
Primo passo è fare la spesa nel modo giusto: è importante scegliere alimenti locali, da filiera corta, biologici, di stagione, sfusi o evitando troppi imballaggi che rappresentano più della metà di tutti i rifiuti che produciamo. Un esempio di mercato degli agricoltori locali è quello promosso dall'associazione "L'isola che c'è" che si tiene ogni sabato a Rebbio (Como) e una domenica al mese a Mariano Comense. Se non si riesce a recarsi direttamente dai produttori si può acquistare attraverso un Gas (Gruppo di Acquisto Solidale) sempre più diffusi anche nelle nostre zone. Si devono preferire ortaggi, cereali e legumi diminuendo i prodotti animali e si può addirittura scegliere di coltivare un piccolo orto, anche sul proprio balcone. Meglio poi scegliere cibi poco lavorati e non raffinati, che conservano vitamine e fibre e impiegano meno risorse ed energia per arrivare sulle nostre tavole. Altro consiglio è quello di provare a consumare qualche pasto senza accendere i fornelli, consumando solo alimenti crudi che conservano i nutrienti risparmiando energia. Potete anche preparare dosi doppie delle ricette elaborate: raddoppiare la quantità di un cibo non implica un doppio consumo di energia ma un surplus solo di 1,2 volte.
Ma una volta arrivati a casa con la spesa? Qui entrano in gioco innanzi tutto le tecniche di cottura, ma anche, e qui sta la peculiarità dei consigli del libro di ecocucina, l'utilizzo di quelli che sono considerati normalmente scarti e avanzi. Nel libro questo aspetto è preponderante. Dopo una prima parte teorica con consigli sul cibo, sulla spesa e sugli ingredienti, e spiega i vantaggi del biologico, del cibo di stagione, della filiera corta, e l'inutilità di molti imballaggi, si passa ad una parte pratica. Sono proposte circa 80 ricette a basso impatto ambientale, le cui caratteristiche principali sono che l'ingrediente di base sia uno scarto o un avanzo e che la preparazione preveda l'impiego di tecniche che permettano di ridurre tempi di cottura, acqua e grassi aggiunti. Gli ingredienti extra necessari per preparare le ricette sono quelli normalmente presenti in una dispensa, con l'attenzione alla riduzione dei prodotti di origine animale, aspetto che contribuisce alla sostenibilità.
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