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Martedì 28 Dicembre 2010
Tamponato e rapinato
Due finiscono al Bassone
Trentenne comasco malmenato sulla Garibaldina. Gli aggressori, suoi coetanei, sono stati bloccati dalla polizia a Breccia
COMO - Gli agenti della squadra volante li hanno intercettati in via D'Annunzio, a Breccia. Le nocche delle mani presentavano evidenti sbucciature, a causa - sospettano gli inquirenti - dei pugni inferti a un trentenne tamponato poco prima dell'arresto e poi derubato. Sono finiti in cella con l'accusa di rapina aggravata due uomini di Guanzate: Enzo Luraschi, trent'anni, e Antonio Lo Verme, 34 anni.
Tutto è cominciato poco dopo la mezzanotte di ieri sulla Garibaldina, all'altezza di Parè. Un trentenne di Como stava rientrando a casa al volante della sua Audi A3 quando, a uno stop, è stato tamponato dalla Ford Ka con a bordo i due guanzatesi. Il ragazzo è sceso per constatare i danni e per compilare la constatazione amichevole. Per tutta risposta, però, i due hanno dapprima finto di chiamare la polizia e, quindi, secondo la denuncia hanno aggredito il malcapitato a calci e pugni. È avvenuto quando il conducente dell'Audi ha tentato a chiamare il 113 e tentato di annotare il numero di targa della Ka.
La vittima dell'aggressione è riuscito a fuggire in mezzo alla strada, mentre Luraschi e Lo Verme prendevano dalla sua auto il telefono cellulare, il portafogli e le chiavi dell'auto e si allontavano. Proprio in quel momento un furgone si è fermato per prestare aiuto allo sventurato trentenne, telefonando al 113. I due aggressori, dopo aver percorso alcuni metri, e visto che l'aggredito era riuscito a lanciare l'allarme, hanno deciso di tornare sui loro passi e a restituire gli oggetti rubati, minacciando il trentenne e ammonendolo di non dire nulla alla polizia. Tutto vano, perché le pattuglie della squadra volante erano già a caccia della Ford Ka, intercettata dagli agenti della polizia all'altezza di via D'Annunzio.
Entrambi sono stati portato al Bassone, dove - forse già oggi - saranno interrogati dal giudice delle indagini preliminari per la convalida dell'arresto. Il trentenne aggredito, invece, è stato medicato in pronto soccorso dove i medici hanno riscontrato lesioni giudicate guaribili in dieci giorni.
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