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Giovedì 30 Dicembre 2010
Evasione, controlli
su ben 50mila comaschi
C'è la fila agli sportelli dell'Agenzia dell'Entrate di via Cavallotti a Como e le linee telefoniche sono tutte occupate. Son davvero questi i giorni migliori per passare il tempo nel santuario del Fisco? I professionisti stanno sbrigando le incombenze di fine anno e i contribuenti stanno sbrigando le loro pratiche.
COMO Mercoledì 29 dicembre c'è la fila agli sportelli dell'Agenzia dell'Entrate di Via Cavallotti e le linee telefoniche sono tutte occupate. Son davvero questi i giorni migliori per passare il tempo nel santuario del Fisco? Il funzionario dice che è tradizione: i professionisti stanno sbrigando le incombenze di fine anno e i contribuenti stanno sbrigando le loro pratiche. Sono usciti migliaia di accertamenti sulle dichiarazioni 2007 e 2008, ma c'è anche chi è in arretrato con la tassa di concessione sul telefonino, 20 euro e ripara e chi registra atti di compravendita prima dell'anno nuovo.
Anno nuovo, strumento fiscale nuovo: lo spesometro. Da maggio, anche le spese dei contribuenti superiori ai 3.600 euro finiranno nel cervellone centrale dell'amministrazione finanziaria. Il venditore chiederà il codice fiscale dell'acquirente e, alla fine, incrociando i dati e facendo le somme delle spese annuali, il Fisco accerterà se il contribuente poteva permettersele, in relazione alla dichiarazione Irpef che ha presentato. Un esempio? É ben difficile che abbia una capacità contributiva da 15.000 euro l'anno chi acquista un gioiello da 5.000 euro. «Finora, abbiamo rilevato i dati reddituali. Dall'anno prossimo, i dati sui consumi. O meglio, i dati sui consumi patologici, se sono incompatibili con i redditi dichiarati» spiega, sbrigativo, Michele Garrubba, il numero uno dell'Agenzia delle Entrate di Como. In effetti, ci sono professionisti che lo aspettano e potrebbero essere «cose grosse». Ci sarebbe una domanda: sui redditi, è già in azione il redditometro. Nei prossimi mesi, entra in funzione lo spesometro, sui consumi ai fini fiscali. Ma davvero l'amministrazione finanziaria sarà in grado di esercitare i controlli su milioni e miliardi di dati, dichiarazioni, scontrini, fatture, ricevute? I risultati di quest'anno dicono che è possibile: i sistemi informatici sono sempre più sofisticati e lanciano in automatico segnali d'allarme, ma come dicono gli «agenti delle tasse», è notevolmente migliorata la qualità dei controlli, fondata sull'incrocio dei dati. Per questo nel 2010 è stato sottoposto il 15-18% dei 300.000 contribuenti comaschi e non si tratta solo di controlli formali, versamenti effettivi, spese mediche e mutui in detrazione, per esempio, ma anche sostanziali. Il 4-7% dei controlli ha scavato in profondità e ha trovato anomalie importanti. In attesa dei dati uno provvisorio: 15.000 famiglie comasche sono state sottoposte ad accertamento, confermando che sia i grandi, sia i piccoli contribuenti sono monitorati. Infatti, il 20% delle 800 grandi aziende comasche è stato passato al setaccio ed è una media annuale. In cinque anni, dunque, vengono viste tutte.
Ancora: un migliaio di contribuenti è stato misurato con il redditometro che ha applicato i parametri tradizionali, relativi a ville, ville con piscina, elicotteri e cavalli. Ma anche i nuovi parametri, che riguardano i viaggi, le iscrizioni alle scuole private, ai club nautici e ai club sportivi, soprattutto golfistici. Il tenore di vita deve infatti corrispondere alla dichiarazione dei redditi e, per esempio, incrociando i dati del contribuente con quelli di un'agenzia di viaggio, è stato rilevato che non può dichiarare 12.000 euro l'anno chi ne spende 7.000 per una vacanza ai Tropici. Dovrà dimostrare dove ha trovato i soldi e perché non comparivano da nessuna parte per l'idonea tassazione. «Prove» che diventeranno più onerose con lo spesometro. E circolano già battute: chi spende per un'amante, riuscirà a nasconderlo alla consorte. Ma al Fisco, no. Il Fisco troverà la ricevuta.
Maria Castelli
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