Como, Di Bari va avanti
I nuovi soci si allontanano

"Il gruppo lecchese sta ancora valutando, noi intanto lavoriamo. Giovedì è stato risolto il problema dei medici"

COMO - Non sarà un tormentone, come quello appena terminato con Lanzanova. Antonio Di Bari stavolta aspetta decisamente più sereno le decisioni di Paolo Riva e del suo gruppo. L'ex proprietario del Lecco, che Di Bari conosce bene anche dai tempi del Legnano, avrebbe voglia ed entusiasmo per entrare in società anche al Como con Di Bari, ma a quanto pare il resto del gruppo un po' meno. Un'ipotesi già tramontata? «Diciamo che inizialmente mi sembravano un po' più convinti, non tanto Riva che anzi la vivrebbe come una rivalsa verso la sua esperienza al Lecco, più che altro chi è con lui. Nell'ultima telefonata di giovedì c'era un po' meno di convinzione. Del resto, noi siamo stati chiari: la maggioranza resta a me e a Rivetti, qui si parla per loro di un 20-25 per cento, che comporta però impegni precisi di investimento. Se sono d'accordo bene, se no amen. A me farebbe piacere anche perchè si tratta di una persona amica, ma capisco che dopo altre esperienze non molto positive nel calcio lui vada con i piedi di piombo. Non c'è problema, stavolta la situazione è diversa: ci muoviamo comunque noi, e lo stiamo facendo».
Dunque, non c'è il rischio della "paralisi" decisionale e operativa che aveva turbato l'ambiente durante la stucchevole trattativa con Lanzanova. Dopo essere stato a Orsenigo mercoledì, Di Bari è ritornato giovedì per cominciare a risolvere i primi problemi. Quello dei medici, per esempio. «Dopo aver parlato con Giughello mi sono incontrato anche con il dottor Mascetti. Era giusto confrontarsi, chiarirsi: lo abbiamo fatto. E la situazione si è risolta, la collaborazione continua serenamente». Poi ci sono le prime questioni di mercato. «Ho cominciato a sondare gli umori dei giocatori, ho parlato con qualcuno personalmente, ho incontrato qualche procuratore. Di qualcuno di questi giovani vorremmo acquisire la comproprietà, stiamo valutando». E poi, le possibili rescissioni di contratto. Confermata quella di Rossini. Che ne sarà invece di Cozzolino? «Aspettiamo che torni per parlarne. Ma sia chiaro, e questo vale per tutti: qui voglio solo gente motivata, che sta bene e che si dia da fare per la squadra. Vale per Cozzolino, come per tutti». E l'assenza dell'attaccante in questi giorni, sia pure dietro certificato medico, non è piaciuta al presidente. «In questi prossimi giorni, domani o dopo al massimo, farò una bella chiacchierata con Brevi, insieme definiremo come agire sul mercato, sia in entrata che in uscita». Di Bari di nuovo in sella. Chi ci sta ci sta, stavolta non si aspetta più nessuno.

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