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Sabato 01 Gennaio 2011
Il Capodanno a Cantù:
maxisequestro di botti
I Carabinieri mettono i sigilli a cento chili di razzi irregolari - Nella notte qualche eccesso di festa: Forti esplosioni distruggono in via Fiammenghini un parcometro e alcuni dissuasori della sosta
Il sequestro di petardi è avvenuto al «Savoia», un negozio di casalinghi di via Toti, a pochi metri dalla chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo. Nella tarda serata di giovedì, verso le 22, i carabinieri della stazione di Cantù hanno perquisito il negozio, nell'ambito dei controlli scattati a ridosso della notte di San Silvestro. Razzi, in buona sostanza, le fontane al centro della contestazione. Da un punto di vista tecnico, «materiale esplodente di quarta e quinta categoria», secondo un regio decreto del 1931, che ad oggi impone il possesso dell'apposita autorizzazione a chi commercia simili bengala. Vetrina quindi spogliata, con gli uomini dell'Arma che hanno denunciato tre persone di Cantù – di 60, 56 e 33 anni – all'autorità giudiziaria.
Impossibile sapere se, invece, fossero legali o meno i botti usati in via Fiammenghini. Verso le 3.30 della notte, quando non mancava molto all'alba, alcuni residenti sono stati svegliati dal rumore di due petardi «bomba». Un paio di botti che hanno distrutto il parcometro di Canturina Servizi, altrimenti utilizzato per pagare la sosta nelle strisce blu. Lo sportellino è volato una decina di metri più avanti, sulla discesa della vicina via XXIV Maggio. Intatto il piccolo forziere dove vengono conservate le monetine: se voleva essere un colpo, è andata male. Diverso il destino dei due «panettoni», distrutti a pochi metri di distanza, tra l'oratorio e la scuola materna. In questo caso, i botti sono stati probabilmente inseriti nel foro in cima ai dissuasori di sosta, finiti a fette. Dal comando di via Vittorio Veneto, è intervenuta per constatare i danneggiamenti la polizia locale, per quello che parrebbe l'unico episodio da segnalare in una notte di Capodanno altrimenti nella norma.
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