Crisi, risparmi in calo
per una famiglia su due

Dati allarmanti quelli analizzati dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza. E una famiglia su cinque, nel 2010, anche nel Comasco per far quadrare i conti a fine mese ha attinto ai propri risparmi

p.moretti

COMO Per una famiglia comasca su due nel 2010 la situazione economica è peggiorata: solo per un risicato 3% è migliorata. Sono dati inquietanti quelli che emergono dalle indagini "Famiglie e fiducia. Monza e Brianza, Lombardia e Italia" (dicembre 2010 e 2009) condotte dalla Camera di Commercio di Monza. Una famiglia su cinque anche nel Comasco per far quadrare i conti a fine mese ha attinto ai propri risparmi: la causa per il 66% è da ricercare nelle spese quotidiane, per il 27% in quelle mediche, per il 5% in quelle per l'istruzione, mentre solo l'1% ha operato una scelta volontaria e si è data al lusso. Le percentuali del 2010, per quanto grigie, indicano comunque un lieve miglioramento della situazione economica delle famiglie rispetto quella percepita nel 2009. Nelle province lombarde che comprendono Como, infatti, il 2010 fa segnare un 47% di posizioni peggiorate, un 51% di invariate e solo un timido 3% di migliorate. Meglio comunque del 2009 quando le peggiorate ammontavano al 42%, salivano al 58% le invariate e segnavano uno zero assoluto quelle migliorate. Percentuali che nel 2010 non si discostano di molto da quelle lariane nelle altre province lombarde: a Milano 41% di situazione peggiorate, 58% invariate, 1% migliorate (nel 2009 le percentuali erano rispettivamente 39, 60 e 1); a Bergamo 46% peggiorate, 49% invariate, il 5% migliorate (nel 2009 rispettivamente il 43%, il 55% e il 2%); si discosta dalla media lombarda la provincia di Brescia con un pur sempre rilevante 30% di peggiorate, 67% di invariate e un 3% di migliorate (nel 2009 rispettivamente il 36%, il 60% e il 4%); a Varese sono state rilevate il 41% di situazione peggiorate, il 55% di invariate e il 4% di migliorate (nel 2009 rispettivamente il 39%, 59% e 2%). Il dato comasco si presenta leggermente peggiore di quello medio lombardo che registra un 41% di situazione economiche familiari peggiorate, un 55% di invariate e un 3% di migliorate (nel 2009 rispettivamente il 38%, il 60% e il 2%). Ma l'indagine ha fatto emergere anche altri dati interessanti. Nelle province lombarde che comprendono Como, infatti, nel 2010 (il dato è in linea con quello lombardo) le famiglie hanno dichiarato per il 61% di aver pareggiato i conti, il 21% addirittura di essere riuscite a risparmiare, il 17% di aver dovuto attingere ai risparmi, l'1% di aver contratto dei debiti. Percentuali, comunque, non di molto differenti da quelle del 2009 quando le percentuali ammontarono rispettivamente al 55%, al 24%, al 17% e al 3% di indebitati.

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Domenica 09 Gennaio 2011

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