Sconto benzina, caccia al codice
Comune di Como sotto assedio

Comaschi in coda per abilitare la carta regionale dei servizi. E il sistema va in tilt. Ma c'è ancora tempo: la rivoluzione scatta il primo marzo

COMO - Assalto al Pin, il codice del nuovo sistema per la benzina agevolata: neppure il tempo di dare l'annuncio, gli utenti l'hanno richiesto e i computer sono andati in tilt da sovraccarico. In vigore dal primo marzo, il nuovo sistema sostituisce la tessera attualmente in uso con la carta regionale dei servizi, crs, ma per ottenere lo sconto alle pompe, al momento del pagamento l'utente dovrà digitare il Pin, cioè il proprio codice personale e segreto con il quale si attiva la crs anche per la benzina. Lunedì sono apparsi i primi manifesti, con le istruzioni per l'uso, nelle stazioni di servizio; martedì, la Regione ha ufficializzato la data, Primo marzo, mercoledì è stata pubblicata e i comaschi, come sempre ligi alle regole, si sono recati in Comune per avere il Pin e, giustamente, non aspettare l'ultimo giorno. «La numerosa richiesta da parte degli utenti ha provocato, in particolare nella giornata di ieri, giovedì, un sovraccarico del sistema informatico regionale, con la conseguente impossibilità, anche da parte del Comune di Como, di poter completare l'operazione»: lo comunica lo stesso Ufficio Stampa di Palazzo Cernezzi. «Il problema, immediatamente segnalato ai tecnici competenti, sarà risolto già nei prossimi giorni», si premura di aggiungere la nota comunale. «Si consiglia comunque l'utenza di recarsi agli sportelli abilitati a partire almeno dalla prossima settimana, per evitare che concentrandosi in un unico periodo migliaia di richieste, il sistema informatico regionale vada nuovamente in tilt», conclude il comunicato. Quanti utenti? Decine e decine, innumerevoli, impossibili da contare, si sono rivolti all'Urp, Ufficio Pubbliche relazioni, del Comune per attivare il Pin, un'operazione obbligatoria, altrimenti la carta non funziona. Il servizio di attivazione della carta, con la dichiarazione di consenso per il trattamento dei dati, è una procedura possibile solo per via telematica. E' la Regione stessa ad aver organizzato il servizio e per quanto riguarda Como, il Comune stesso se n'è fatto carico, in seguito ad una convenzione con la Asl. Il paradosso: tutti pensavano al deserto, all'inizio e ad una pressione sempre più forte a mano a mano che si avvicinava la scadenza del 28 febbraio, anche perché la carta regionale dei servizi, finora, è utilizzata per quelli sanitari. Ma per tutti gli altri per i quali occorre il Pin, non ha scaldato gli animi: nel migliore dei casi, è il 12% della popolazione che lo conosce. Invece, la benzina attizza subito.
Maria Castelli

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