Torna all'asta la casa
di Rosa e Olindo
Erba: dopo due tentativi andati deserti, la prima il 15 aprile e la seconda il 30 settembre dell'anno scorso, quella di giovedì potrebbe essere la volta buona in quanto il prezzo è gradualmente sceso da 122mila euro fino a 65/70 mila.
Ormai si è arrivati a una quotazione di circa mille euro al metro quadrato in quanto l'appartamento, che si trova ubicato esattamente sotto quello teatro della strage dell'11 dicembre del 2006, è grande 62 metri quadrati, ai quali vanno aggiunti i 14 del box-lavanderia (il luogo dove, secondo la ricostruzione della mattanza, gli assassini si erano levati i vestiti fradici dell'orrore della strage).
L'appartamento era stato valutato da un perito 144mila euro e, alla prima asta, era stato ribassato del 20per cento (122mila euro) ma l'offerta non aveva trovato nessun acquirente. Stesso destino si era verificato a fine settembre quando la cifra era scesa a 90mila: nessuno se l'è sentita di acquistare l'appartamento dei coniugi condannati per il quadruplice omicidio e per il quale sono stati condannati all'ergastolo in primo grado (pena confermata in Appello e a marzo è prevista la Cassazione).
Destino differente la scorsa estate era toccato al camper e alla Seat Arosa dei coniugi Romano: all'asta giudiziaria erano state infatti vendute il primo a un agente di polizia penitenziaria per il valore di 15.600 euro e l'auto per 1.600 euro a un giovane di nazionalità turca che però era all'oscuro su chi fosse il precedente proprietario (ricordiamo che all'interno della Seat fu ritrovata dai carabinieri del Ris una macchia di sangue, una delle prove che avevano poi portato alla condanna degli imputati). L'ultimo, recentissimo passaggio, è la sentenza del Tribunale di Erba che ha disposto che venissero destinati solo al superstite della strage, Mario Frigerio, i 14mila euro che erano il frutto dell'asta giudiziaria proprio della vettura e del camper (la cifra era stata decurtata dalle spese e tasse).
Il giudice non ha disposto nemmeno un euro invece ad Azouz Marzouk, padre del piccolo Youssef e marito di Raffaella Castagna, due delle quattro vittime della strage.
© RIPRODUZIONE RISERVATA