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Martedì 18 Gennaio 2011
Dopo la pizza si regalano
computer nuovi
L'hanno richiesto 18 consiglieri su 40. E ieri sera durante il consiglio comunale il nuovo computer nella sua valigetta nera è stato consegnato con la formula del comodato d'uso. Già al momento dell'ordine era scoppiata la polemica sull'effettiva necessità di acquistare dei pc in sostituzione di quelli giù in uso dall'inizio del mandato.
La seduta, dopo quella assai caotica e costellata dalle continue assenze in aula e dalle richieste di verifica del numero legale di giovedì, è stata più tranquilla. Il presidente dell'assemblea, Mario Pastore, è stato inflessibile nel richiamare all'ordine (con la campanella, ma anche verbalmente citando nomi e cognomi) i consiglieri pizzicati a chiacchierare o non seduti al proprio posto. Nonostante questo alle 22.05 tra i banchi della maggioranza c'erano 11 esponenti (meno dei 14 in cui è fissato il numero legale trattandosi di seduta in seconda convocazione, dopo la sospensione forzata di giovedì sera). Sia durante le dichiarazioni preliminari, sia con più di una battuta si è tornato a parlare delle pizze mangiate da alcuni consiglieri a margine del consiglio – ieri ne sono state consegnate due -. Hanno ovviamente tenuto banco anche le assenze dell'ultima seduta. <Esiste purtroppo da parte di alcuni consiglieri la cattiva abitudine di sottovalutare il proprio ruolo istituzionale – ha commentato il presidente Pastore - Non sempre gli argomenti all'ordine del giorno del consiglio comunale rivestono particolare attrattiva per tutti, pur tuttavia in questi casi deve prevalere il senso di responsabilità connesso con la rappresentanza elettorale propria di ciascun consigliere. Non posso che stigmatizzare l'accaduto, ma sono certo che quanto successo rappresenterà anche un segnale per il futuro e non avrà più a ripetersi>. Il capogruppo del Pdl Claudio Corengia ha chiarito che <il lavoro sui documenti e sulle delibere viene fatto prima di arrivare in aula. A volte si perde troppo tempo per interventi inutili e che non hanno alcuna attinenza con il tema all'ordine del giorno. Sicuramente non della maggioranza>. A differenza di quasi tutto il suo gruppo (sindaco incluso), era rimasto in aula fino alla fine Gianmaria Quagelli (Pdl): <Le regole morali valgono per tutti, sia per la maggioranza sia per la minoranza e hanno sbagliato in egual misura. Quanto successo è frutto anche di chi fa uscite estemporanee e per tutta la sera non è presente in consiglio dalle 21 alle 23 (non lo cita direttamente, ma sembra chiaro il riferimento allo stesso Pastore, ndr). Moralmente ho il rispetto delle istituzioni, non di chi è nelle istituzioni. Questo vale per tutti ed è ora di smetterla con giochini e giochetti da asilo Mariuccia. Io trovo moralmente corretto restare fino alla fine e il rispetto per l'istituzione si manifesta anche con l'abbigliamento>. E' intervenuto anche Donato Supino (Rifondazione): <Il rispetto del consiglio non è la pizza, ma il fatto che ci troviamo a parlare a 5-6 persone presenti in aula. E' proprio per il rispetto che ho chiesto la verifica del numero legale: anche perché un intero gruppo di maggioranza (si riferisce alla Lega Nord, ndr) era assente per protesta politica>.
Gisella Roncoroni
Michele Sada
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