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Mercoledì 19 Gennaio 2011
"Franco alle stelle?
stipendi in euro"
I sindacati ticinesi lanciano l'allarme: alcuni datori di lavoro "giocano" sul cambio
Il meccanismo, in pratica, è questo: l'imprenditore continua a fare la busta paga in franchi, ma prima di pagare lo stipendio al dipendente cambia lui stesso in euro la cifra. Così l'incremento che tocca al lavoratore, per effetto del cambio favorevole, viene attenuato a sua discrezione del datore di lavoro senza intaccare il livello di soddisfazione del dipendente. Queste le prime avvisaglie captate dai sindacati. Con l'Organizzazione Cristiano Sociale del Ticino, che si è subito allertata per capire quanto sia alto il rischio di quello che, di fatto, non sarebbe altro che dumping salariale. «La moneta legale è il franco e finora nessuno ha mai formalizzato pagamenti in euro - spiegano dall'Ocst - ma è possibile che qualcuno abbia pensato di fare cambi “interni” fissati dal datore di lavoro».
Da qui l'annuncio, già arrivato sulle stampa ticinese, di controlli e verifiche. Specialmente per quelle categorie sprovviste di contratto collettivo. Il rischio è soprattutto per quelle piccole aziende in cui non vi è nulla di scritto .«In questi casi - ammettono i sindacati - è più facile che chi ha il coltello dalla parte del manico, ovvero il datore di lavoro, possa esercitare le sue pressioni».
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