Homepage / Como città
Mercoledì 19 Gennaio 2011
Rinaldin, perso il fascicolo
Processo ancora rinviato
Iter infinito per il procedimento milanese nei confronti del consigliere regionale del Pdl accusato di corruzione
La questione che lo riguarda è nota:il consigliere regionale ha scelto la strada del dibattimento, deciso a confutare tesi che, in udienza preliminare, avevano già condotto a qualche patteggiamento, come quello di Giorgio Bin, il successore di Rinaldin all'assessorato al Turismo dell'ente Provincia di Como. Dalla figura di Bin transita una bella fetta del processo che, lo ricordiamo, concerne ipotesi di reato risalenti al biennio 2005 - 2007: l'indagine era nata da una presunta truffa dell'Associazione Coordinamento Turistico del lago di Como ai danni dell'amministrazione provinciale. Iprimi sei patteggiamenti risalgono a tre anni al fa, al luglio 2008 quando, insieme a Bin, chiusero il conto con la giustizia tre imprenditori e il presidente dell'Associazione coordinamento turistico. Fu poi lo stesso Bin, alla vigilia del voto regionale dello scorso mese di marzo, a innestare una clamorosa retromarcia proprio su Rinaldin, sostenendo di averlo falsamente accusato di essere il destinatario di tangenti. La Procura milanese, in realtà, non gli contesta di avere materialmente e direttamente intascato somme di denaro "cash", ma - oltre ad avere in qualche modo "lucrato" sui rimborsi spese ai danni della Regione - di avere semmai ricevuto dazioni in forma di viaggi, se si eccettua l'episodio forse più noto, quello dei cinquemila euro in contanti lasciati nella toilette dell'assessorato da Umberto Tagliaferri, l'allora direttore del Coordinamento turistico lago di Como, finito sotto inchiesta per truffa aggravata ai danni della Regione Lombardia per i lavori di ristrutturazione del lido di Menaggio. Si torna in aula il prossimo primo febbraio. Sperando che sia davvero la volta buona.
© RIPRODUZIONE RISERVATA