Capiago Intimiano:
<referendum sul patrono>

Lo chiede la minoranza dopo la decisione del sindaco di "imporre" come patrono unico del Comune San Vincenzo, in rappresentanza sia di Capiago che di Intimiano

CAPIAGO INTIMIANO La scelta della giunta del sindaco Carlo Andrea Frigerio divide. Perché qualcuno, dal consiglio comunale, non gradisce l'idea di un patrono unico imposto dal municipio. San Vincenzo di Saragozza si festeggia oggi, sabato, per la prima volta sia nella romana Capiago che nell'ambrosiana Intimiano. «Ci vorrebbe un referendum tra i fedeli delle due parrocchie, per scegliere il santo protettore del comune – propone Ivano Bianchi, consigliere di minoranza con la lista «Vivere» – non spetta alla politica decidere in ambito religioso. Meglio chiedere direttamente ai fedeli».
«Quest'anno è andata così – dice il consigliere comunale –  e anche se c'è la delibera, si può sempre tornare indietro, e proporre altro. Libera Chiesa in libero Stato: il santo patrono si può nominare con un referendum tra i fedeli delle due parrocchie. Perché non condivido la decisione di far calare dall'alto un nome per volontà di giunta». Nei mesi scorsi, qualche perplessità era emersa pubblicamente. Proprio in consiglio, la lista «Vivere» aveva dato lettura del testo scritto dai sacerdoti di San Leonardo (Intimiano) e Santi Vincenzo e Anastasio (Capiago), che proposero come patrono il Beato don Luigi Guanella, per evitare Vincenzo, scelta vista all'epoca come «troppo capiaghese».

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