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Sabato 22 Gennaio 2011
Trasloco per le lepri dell'Isola
Ma adesso rischiano la doppietta
Sono in numero superiore alle capacità ricettive del luogo, secondo gli esperti faunistici della Provincia, tant'è vero che sabato si procederà a una parziale cattura decisa dall'assessore alla caccia Mario Colombo d'intesa con il responsabile del servizio Marco Testa
Quella delle lepri sull'Isola è una presenza che continua a essere vista di buon occhio da chi ama la natura tanto più che il territorio rientra in un'oasi naturale sottoposta a assoluta salvaguardia ambientale. Fa quindi discutere il fatto che gli animali da una zona protetta finiscano in luoghi dove sparano i cacciatori.
Una spiegazione a chi avanza critiche sull'operazione odierna che, contraddistinta dal silenzio, stava per passare inosservata, viene da Testa.
«Sono stati censiti circa 20 capi di lepre comune, tutti sanissimi - dice - ma tenendo conto degli effetti della riproduzione c'è il rischio che gli animali in soprannumero facciano fatica a vivere. Lo spazio è poco, molte aree con i lavori in corso sono state bonificate e c'è bisogno di salvaguardare la specie ed evitare morie. Con delle speciali reti gli animali verranno catturati sotto il controllo degli uomini della provincia, si procederà al trasferimento sulla terraferma e alla successiva liberazione sui monti di Ossuccio e di Sala Comacina in modo da contribuire al ripopolamento. Sono soggetti forti già ambientati in quei luoghi. La previsione è di catturare una dozzina di esemplari e di collocare su ciascuno di essi dei marchi auricolari in modo da poterli identificare in caso di successive catture da effettuare nei tempi e secondo le regole della caccia provinciale. Il proposito, infine, è di lasciare in libertà sull'Isola un certo numero di esemplari in modo da permettere ulteriori riproduzioni».
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