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Domenica 23 Gennaio 2011
Ditte strozzate dalle tasse
L'allarme finisce a Roma
La storia dell'azienda artigiana comasca con 15 dipendenti che, per evitare di licenziare, ha accumulato circa 100mila euro (praticamente raddoppiati con le sanzioni) di debiti con l'Agenzia delle entrate e che si è vista negare la possibilità di rateizzare i versamenti finisce sui tavoli dei ministri dello Sviluppo Economico Paolo Romani e dell'Economia Giulio Tremonti.
Il 30% delle piccole e medie imprese del territorio comasco è nelle stesse condizioni e, visto che il tessuto economico lariano si fonda proprio sulle aziende artigiane, i numeri sono altissimi. Per questo il deputato del Carroccio Nicola Moltenin ha predisposto un'interrogazione indirizzata ai due ministri per chiedere chiarimenti sui «no» dati dall'Agenzia delle entrate. «Intendo fare a Tremonti e Romani - spiega il giovane parlamentare - un quadro confermato da Cna, Unione Industriali, Confesercenti, Apa. E in cui tutti evidenziano la situazione di difficoltà e di crisi per le piccole e medie imprese. Mi sembra che il grido d'allarme lanciato da Cna vada portato sui tavoli romani: oggi lo stato si dimostra forte con i deboli e debole con i forti quando si consente a Lotito o a Valentino Rossi di rateizzare debiti milionari, ma lo si nega alle aziende. È una stortura da cancellare perché qui stiamo parlando di imprese sane, che non evadono e che vogliono pagare, ma che si trovano a causa della crisi nell'impossibilità di farlo subito».
Molteni chiede spiegazioni sul diniego dell'Agenzia delle Entrate e al ministero di Tremonti delucidazioni sui criteri in base ai quali ad alcuni soggetti vengono concesse rateizzazioni e ad altri no. «Lo Stato e l'Agenzia delle Entrate -aggiunge - deveno agevolare le imprese, alcune delle quali storiche, che sono un patrimonio. Senza sconti o regali, ma consentendo di pagare a rate. Equitalia dovrebbe avere un atteggiamento particolarmente elastico. Se non si va incontro alle imprese sane e oneste oggi, con questa crisi, quando lo si deve fare?». Meglio, insomma, evitare i licenziamenti e incassare i debiti in tranche. E Molteni porterà anche il tema alla prossima riunione (il 7 febbraio) del tavolo della competitività comasco, a cui partecipano, tutti gli attori economici.
Gi. Ro.
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