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Lunedì 24 Gennaio 2011
Nessuno ha i titoli
per fare lo spazzino
Al giorno d'oggi, anche per fare lo spazzino ci vuole un minimo di specializzazione. Ne sanno qualcosa tutti coloro che si sono messi in fila per accedere allo sportello dei procedimenti nella pubblica amministrazione del Centro per l'impiego di Como.
In quella giornata si doveva effettuare l'avviamento di un “operaio addetto al servizio spazzamento manuale, vuotatura cestini e raccolta rifiuti”, richiesto dalla Service 24, la società a capitale pubblico che si occupa di gestione dei servizi di raccolta trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani, e di gestione di piattaforme intercomunali per la raccolta differenziata.
Un lavoro non certo tra i più ambiti (anche perché a tempo determinato, fino al 31 dicembre, a 6 ore al giorno dal lunedì al sabato), ma che in questi tempi di crisi non si butta via.
Sembrava tutto facile, proprio come prendere in mano una scopa, e invece lo spazzino non è proprio saltato fuori, in quanto nessuno dei candidati possedeva i requisiti richiesti per la prova selettiva, ossia essere in possesso del patentino per l'utilizzo di carrelli elevatori nonché la frequenza (o l'abilitazione) al corso per l'utilizzo di prodotti fitosanitari, in pratica quelli di sintesi o naturali che vengono impiegati per combattere le principali avversità delle piante (leggasi malattie infettive) e le forme indesiderate di vita.
Tra i candidati c'era infatti chi possedeva solo il primo requisito, chi solo il secondo e nessuno entrambi i requisiti. Dopo più di una decina di colloqui andati a vuoto finalmente è arrivato il candidato con i patentini in regola, ma purtroppo nemmeno lui è passato alla prova selettiva in quanto non era in possesso del diploma di scuola media inferiore.
E pensare che un tempo - gli ultracinquantenni di oggi lo ricorderanno - quando un ragazzino non voleva saperne di studiare quella era l'unica strada suggerita dai genitori delusi e arrabbiati.
Non è la prima volta che una selezione si conclude con un nulla di fatto. A fine 2010 il Centro per l'impiego aveva avviato due candidati (un titolare e una riserva) per un posto di becchino al Comune di Como. Il primo non aveva superato la prova che prevedeva tra l'altro il trasporto di pesi onerosi, il secondo invece, immaginando cosa lo aspettava d'altro, aveva addirittura girato i tacchi e abbandonato il camposanto.
Tornando allo spazzino, mercoledì 26 gennaio è prevista un nuova convocazione, ma i requisiti richiesti non cambiano.
Gigi Albanese
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