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Lunedì 24 Gennaio 2011
La scuola fa boom
con la prof Littizzetto
Luciana Littizzetto e la sua fiction "Fuoriclasse" hanno sbancato l'Auditel del prime time, con numeri che non si vedevano da tempo sul piccolo schermo: 7 milioni 983 mila telespettatori (27% di share) nel primo episodio e 6 milioni 902 mila telespettatori (28% di share) nel secondo, su Raiuno
Una vittoria schiacciante, l'ennesima per la serialità di viale Mazzini, che stavolta si è pure concessa il lusso di lasciare al palo un cavallo di battaglia di Mediaset, "Amici" di Maria De Filippi, la cui colonnina degli ascolti si è fermata poco sopra i quattro milioni di telespettatori.
Non è un caso. Le fiction ambientate a scuola hanno già dimostrato ampiamente di funzionare: basti pensare alla media superiore ai 5 milioni di utenti ottenuta da "Provaci ancora prof", la serie con protagonista Veronica Pivetti, o a quelle simili ottenute da "'O professore", con Sergio Castellitto e Luisa Ranieri, e dalla prima stagione de "I Liceali", con Giorgio Tirabassi e Claudia Pandolfi. E, soprattutto, ai 7 milioni di telespettatori medi conquistati, nel 2007, dalla biografia di "Maria Montessori" interpretata da Paola Cortellesi.
Stavolta, però, dietro all'altisonante media di share, ci sono anche altri fattori: in primis, l'immagine di una scuola diversa rispetto a quella che siamo abituati a vedere sul piccolo schermo. Un'immagine poco romanzata, ma, al contrario, decisamente problematica e attuale, che va aldilà degli stereotipi e, in un momento delicato per il mondo dell'istruzione, propone una soluzione: rafforzare il dialogo tra alunni e professori.
La protagonista, infatti, è Isa Passamaglia, un'insegnante di lettere di un immaginario liceo scientifico torinese, il Caravaggio. Una donna con una vita difficile alle spalle, separata e con un figlio adolescente, ma, allo stesso tempo ironica, preparatissima, che crede profondamente nel suo lavoro, nonostante la burocrazia della quotidianità scolastica e lo scarso riconoscimento del ruolo. Il suo rapporto con i ragazzi è dinamico, caratterizzato da battute ironiche e, soprattutto, da un confronto quotidiano, necessario per entrare in sintonia con il mondo giovanile. Quest'ultimo, nella fiction viene raccontato con realismo, attraverso i suoi piccoli e grandi problemi non solo legati alla scuola, come l'amore, le delusioni, la droga e le scelte sbagliate. Mentre “Il Caravaggio” rischia di chiudere a causa della crisi economica e di una precedente gestione inadeguata, la professoressa Passamaglia diventa quindi la principale alleata di una squadra di ragazzi in preda alle tempeste ormonali tipiche di quell'età, che, tra compiti e interrogazioni, si apprestano a vivere le loro prime importanti esperienze di vita in attesa di diventare grandi. «Solo il dialogo ci può portare da qualche parte - aveva detto la stessa Littizzetto qualche giorno fa presentando la fiction - e, in ogni caso, tutto quello che arriva dagli studenti deve essere tenuto in considerazione».
Una sceneggiatura così concepita, evidentemente, è stata in grado di affascinare anche gli stessi giovani, che solitamente non fanno parte della schiera degli affezionati alle fiction della Rai. In questo modo, si spiega il sorprendente gap tra "Fuoriclasse" e un talent show collaudato, come "Amici": scorporando gli ascolti, infatti, si scopre che anche tra i telespettatori dai 4 ai 44 anni, la fiction, in seguito a un duro testa a testa, ha prevalso di un paio di punti percentuali sul programma di Maria De Filippi, che solitamente, specie per il pubblico dei teenagers, è un vero e proprio cult irrinunciabile.
Oltre a questi aspetti, il successo della fiction trova una sua spiegazione anche nella popolarità del cast, capeggiato da due attori che da sempre, per i loro trascorsi televisivi, hanno estimatori di ogni età: l'ottima spalla, Neri Marcorè, nei panni dell'ex marito farfallone della protagonista, e soprattutto Luciana Littizzetto, mattatrice di "Che tempo che fa", in grado di trasformarsi con disinvoltura da esilarante cabarettista a interprete.
«Sono la Madre Teresa di Calcutta delle reti Rai - ha detto l'attrice - La De Filippi? Non sarà triste per questo. Lei "spacca" da tutte le parti. Vorrà dire che la prossima volta inviterà Nureyev... Per una volta - ha aggiunto - sono cadute le barriere tra reti Rai. Ieri ho chiesto se potevo fare l'annuncio su Raitre di una cosa che andava su Raiuno. Mi hanno detto "qual è il problema?", con
grande elasticità». Uno "spot" che probabilmente ha anche determinato un travaso di spettatori da Raitre a Raiuno, e che ha contorbuito all'enorme successo della fiction.
Marco Castelli
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