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Martedì 25 Gennaio 2011
Gruppo Ratti: altra cassa
ma "congelati" gli esuberi
Chiesti 12 mesi di "straordinaria" per tutti i dipendenti. Attesa per i conti 2010
La richiesta di un nuovo pacchetto di ammortizzatori sociali è stata formalmente presentata ieri in Regione per la firma dopo l'accordo con i sindacati. Toccherà poi al ministero del Lavoro dare il via libera definitivo. Una richiesta, quella di nuova cassa per i 470 dipendenti del Gruppo Ratti non certo inattesa per i sindacati. A ottobre, infatti, ai sindacati era stato chiaramente detto che, malgrado un miglioramento dei conti, il piano triennale di ristrutturazione e razionalizzazione della Ratti, la cui maggioranza azionaria è passata a fine 2009 al Gruppo Marzotto, era tutt'altro che terminato. In particolare, per recuperare produttività due le azioni individuate dall'ad Sergio Tamborini: la riduzione degli organici (65 il numero indicato) in particolare nelle aree business, negli staff centrali e nell'area tessitura e l'introduzione di una maggiore flessibilità organizzativa per compensare i momenti di instabilità degli ordini.
Sul fronte degli esuberi evidentemente per ora l'azienda ha preferito soprassedere limitandosi ad una richiesta di cassa straordinaria per tutti i dipendenti che tuttavia dovrebbe riguardare, in particolare modo gli indiretti. È' infatti negli uffici che si stanno facendo sentire più chiaramente gli interventi di razionalizzazione, frutto delle sinergie con il Gruppo Marzotto. La prima verifica sulla bontà delle scelte di Tamborini, saranno i conti dell'ultimo trimestre 2010 che dovrebbero essere comunicati a inizio febbraio dopo l'approvazione del consiglio di amministrazione.
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