Bruni all'attacco
degli «irresponsabili»

Il sindaco contro chi vuole fermare il cantiere. E sul lungolago: passeggiata provvisoria a maggio

«Irresponsabile» e «impossibile». Usa questi due aggettivi il sindaco Stefano Bruni per definire la richiesta, arrivata da più parti, di fermare i lavori sistemando la passeggiata e lasciando perdere ulteriori interventi. A chiedere lo stop era stato il presidente della commissione Urbanistica e capogruppo del Pd Mario Lucini («Questa rischia di essere un'avventura senza ritorno e, come avevo già detto, sarebbe il caso di valutare se non sia il caso di fermarsi»), ma anche gli architetti Pierangelo Sfardini e Darko Pandakovic («Cantiere allo sbando, fermiamoci e si rinunci a qualsiasi barriera idraulica meccanica»). A metà ottobre era stata la volta degli albergatori con Antonello Passera, proprietario dell'albergo Terminus che aveva lanciato l'affondo: «A questo punto bisogna stoppare i lavori tra piazza Cavour e Sant'Agostino. Teniamo la passeggiata attuale, sistemiamo la pavimentazione ma non allarghiamola. E abbandoniamo per sempre l'idea delle paratie. Il mio è un appello al buonsenso, non è più il tempo delle polemiche». Nei giorni scorsi è stata Autonomia Comasca a chiedere lo stop. «C'è un appalto - ha detto ieri senza mezzi termini Bruni a riguardo - e risorse investite. Questa ipotesi è irresponsabile e impossibile. Ci vuole sangue freddo nell'approccio ai temi: stiamo cercando la soluzione migliore nell'interesse della città». Dal sindaco è arrivata anche la notizia che il primo lotto, seppur in via provvisoria, «riaprirà a primavera inoltrata, a maggio».

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