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Martedì 25 Gennaio 2011
Tassa al liceo "Volta":
150 euro per ogni alunno
Como, denuncia dall'interno del liceo: «E gli studenti dell'ultimo anno, oltre alla consuete tasse destinate all'agenzia delle entrate sono tenuti a fare un versamento di 40 euro all'istituto per l'iscrizione agli esami di Stato
«Come se non bastasse - si legge ancora nella "denuncia" proveniente dal liceo lariano - gli studenti dell'ultimo anno, oltre alla consuete tasse destinate all'agenzia delle entrate (12,09 euro precisano su skuola.net nel vademecum "Contributi scolastici: difendersi dalla truffa", ndr), sono tenuti a fare un versamento di 40 euro all'istituto per l'iscrizione agli esami di Stato». Le ragioni dell'esborso sono chiare allo stesso estensore della segnalazione, che infatti non getta la croce addosso al suo liceo, ma critica il governo: «La cosa non stupisce, senza quei soldi la scuola non starebbe in piedi. È il frutto di una politica scolastica di privatizzazione; la nostra scuola ha un credito nei confronti dello stato di circa 40mila euro». «Il contributo - è l'amara conclusione - non serve per ampliare l'offerta formativa, quanto piuttosto per tenerla in vita a suon di defibrillatore».
Dodici mesi fa il Volta chiedeva alle famiglie 100 euro. «L'aumento - precisa la dirigente Luciana Telluri - è stato deliberato dal consiglio d'istituto, anche in relazione ai tagli del ministero. Se vogliamo dare un'offerta formativa più completa, e anche creare dei laboratori, servono dei fondi che purtroppo dobbiamo prendere da qualche parte». In quanto all'entità del balzello, secondo Telluri «oramai si aggira su queste cifre anche nelle altre scuole».
«La media è sui cento euro», riferisce Adria Bartolich, segretario provinciale della Cisl scuola. Che ricorda alle famiglie, soprattutto a quelle in difficoltà economiche, «il diritto a non pagare». Anche perché, «questi soldi vengono sì richiesti per ampliare l'offerta formativa, ma non essendo vincolati, sono stati spesso utilizzati come anticipo di cassa per pagare i supplenti o il materiale scolastico». La sindacalista, inoltre, invoca «la possibilità di detrarre fiscalmente questi contributi». Possibilità che già ci sarebbe, se le scuole rilasciassero una ricevuta che certifichi l'erogazione liberale. Ma, dice skuola.net, di solito non lo fanno per evitare di sottolineare la volontarietà del contributo. La novità è che, a seguito della campagna online, è intervenuto il dirigente del ministero Giovanni Biondi, minacciando controlli e sanzioni per gli istituti che avessero forzato la normativa.
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