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Mercoledì 26 Gennaio 2011
I pasticcini incastrano
il ladro troppo goloso
Tavernerio: un malvivente tradito dalla saliva dopo aver mangiato e bevuto nella pasticceria che aveva appena derubato e dalle impronte digitali lasciate all'interno del negozio di parrucchiere che aveva "ripulito" nel 2009
I carabinieri del Ris di Parma sono infatti riusciti a risalire all'autore dei colpi che nella notte fra il 19 e il 20 settembre del 2009 avevano impressionato Tavernerio: Alessandro Lanzilao, 35 anni, residente in paese ma ora detenuto al carcere di Busto Arsizio per altri reati, è stato denunciato in quanto ritenuto responsabile di questi due colpi.
Quella mattina del 20 settembre il risveglio per i proprietari della pasticceria Marinoni e del negozio Giuliana acconciature di via Primo maggio era stato a dir poco amaro: il bottino racimolato era stato di oltre 10mila euro in contanti, più una serie di macchinari. I carabinieri della compagnia di Como, quelli della caserma di Albate in particolare, avevano effettuato i sopralluoghi nei negozi alla ricerca di eventuali tracce lasciate dall'autore e i controlli, a distanza di un anno e mezzo, hanno dato esito positivo, incastrando alle sue responsabilità l'autore.
Come detto, i colpi avevano destato scalpore anche se i bottini non erano stati particolarmente ricchi: all'interno della pasticceria avevano addirittura mangiato e bevuto, un particolare che, con il senno di poi, all'autore del colpo sarebbe costato molto caro.
Roberta Marinoni, titolare della pasticceria, ai tempi così aveva commentato il furto subito: «L'attrezzatura che mi hanno sottratto serviva per scrivere e stampare le etichette dei prodotti, ora, dopo questo furto, saremo costretti, una volta riacquistata, a portarla avanti e indietro da casa. Non credo lasceremo più nulla in negozio anche se, ovviamente, la prima speranza è che li prendano. Sinceramente non penso che i ladri torneranno. Sfortunatamente la zona l'hanno battuta e, nel dettaglio, da noi sanno perfettamente non esserci più nulla da sottrarre. Potrebbero tornare ma a fare cosa? A mangiare e bere, come hanno già fatto? Certo, bisogna vedere anche che persone sono, suppongo, per come si sono comportati, siano drogati, insomma, non sono professionisti».
Le indagini hanno seguito il loro corso e hanno poi portato a risalire alla persona che secondo i carabinieri aveva messo a segno entrambi i colpi, Alessandro Lanzilao, residente a Tavernerio ma che ora si trova detenuto nel carcere di Busto Arsizio. A incastrarlo sono stati i controlli incrociati effettuati sia sulle impronte digitali, sia sul suo dna. Un lavoro certosino con doppio riscontro: Lanzilao, infatti, aveva mangiato e bevuto all'interno della pasticceria e, proprio grazie ai resti di saliva che erano stati repertati sul bicchiere usato per bere, i carabinieri del Ris sono riusciti a risalire a lui. Non bastasse il dna, a chiudere il cerchio hanno provveduto le impronte digitali dell'uomo, rintracciate all'interno del negozio Giuliana acconciature.
I carabinieri della compagnia di Como hanno dunque provveduto a contestare ad Alessandro Lanzilao le denunce per furto per entrambi gli episodi direttamente nel penitenziario di Busto Arsizio dov'è detenuto per altri reati.
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