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Mercoledì 26 Gennaio 2011
Ultimi sacchetti di plastica
Ma quelli eco costano troppo
Sacchetti di plastica del tutto esaurito agli sgoccioli. Ma i clienti sono alle prese con le nuove soluzioni. I sacchetti biodegradabili costano di più e si rompono più facilmente. Non tutti si ricordano le sportine da riutilizzare
«Non è tanto che si rompono - dice ancora Pagani -. È che costano. Però, le devo dire una cosa. Noi abbiamo ancora scorte dei vecchi sacchetti, ma le clienti hanno già iniziato ad arrivare con le loro borsine. C'è chi ha la sporta di juta, chi ripiegabile. Quelle più attente all'ambiente arrivano con le loro borse. Penso che più dei sacchetti biodegradabili dovrebbe diffondersi questa abitudine, come una volta». Il suo vicino di banco, Dario Redaelli, l'altro banchetto della frutta davanti al Butti. è alle prese con gli stessi problemi: «Noi abbiamo solo sacchetti vecchi, non abbiamo ancora esaurito le scorte. Arriveremo fino a febbraio. Dopo abbiamo già parlato con il fornitore. Vedremo. Passeremo a quelli nuovi anche se bisogna vedere quanto costano». In centro sono un po' tutti nella stessa situazione. Alla Billa hanno già i sacchetti nuovi. Da Tina Beretta gli uni e gli altri. In città si vede di tutto. Chi gira con il sacchetto Esselunga giallo vecchio stile in un amano e nell'altra il biologico. Al Gs e al Gran Mercato idem. Un po' di vecchia plastica, un po' biologico. E qualche borsa usa e getta. E al mercato, i sacchetti biologici finiscono nei trolley. L'unico modo per non trovarsi con le mele che rotolano per strada.
Anna Savini
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