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Giovedì 27 Gennaio 2011
Niente bollette da sei mesi
per 15mila famiglie comasche
«Le bollette non sono state emesse per problemi tecnici», spiega Acsm-Agam Spa, il colosso multiutiliti che si occupa di acqua, gas, energia. Il problema, per essere precisi, è tecnologico. E ora arriveranno tutte insieme a febbraio
«Le bollette non sono state emesse per problemi tecnici», risponde Acsm-Agam Spa, il colosso multiutiliti che si occupa di acqua, gas, energia. Il problema, per essere precisi, è tecnologico – informatico: l'anno scorso, la bollettazione è passata alla Società Acsm Agam Reti, fondata, stavolta, non per costituire un'altra società satellite nella galassia della Spa di Como e di Monza, ma perché lo impone la legge che separa la gestione societaria dall'erogazione del servizio e dalla manutenzione degli impianti. Dunque, i dati informatici ed anagrafici degli utenti dovevano essere travasati da Acsm Agam ad Acsm Agam Reti, da un cervellone all'altro, in sostanza, un'operazione che ha impiegato mesi e mesi e dovrebbe essere in fase di conclusione. A febbraio, dovrebbero essere emesse le bollette arretrate. Saranno batoste? Acsm Agam lo esclude, poiché l'acqua è tra i beni che costano meno, è ancora sotto tariffa amministrata a Como, decisa dal Cipe e per un consumo di 140 metri cubi l'anno, media statistica, una famiglia tipo spenderebbe tra i 100 e i 110 euro.
I calcoli sono molto complicati, perché dipende dai singoli consumi, dagli scaglioni e dai superi, «ma preciso subito che non saranno applicati interessi e more – afferma il presidente di Acsm Agam Spa, Umberto D'Alessandro – i ritardi non dipendono dall'utente». Però qualche utente potrebbe essere in difficoltà a pagare una bolletta più alta del solito, poiché comprende gli arretrati:«Acsm Agam ha sempre mostrato una particolare attenzione per le fasce deboli e per chi è in difficoltà – aggiunge d'Alessandro – concederemo le rateizzazioni che abbiamo sempre concesso, quando vengono richieste e motivate». Il punto è: perché, nell'èra della velocità, la migrazione di 15.000 bollette da un computer all'altro impiega tanto tempo?
«E' un passaggio delicato – spiega d'Alessandro – e lo scopo è di ridurre al minimo, di azzerare, se possibile, l'errore. Il rischio era quello di emettere bollette pazze e di provocare contenzioso. Basta immaginare che cosa potrebbe succedere se, per il cambio di una cifra o di una lettera, ad un pensionato al minimo capitasse la bolletta di un'azienda. Abbiamo fatto in modo che il risultato della migrazione sia calibrato, personale e giusto». Una migrazione di dati che non è stata appaltata all'esterno: è con le risorse interne, «di alto profilo», puntualizza il presidente, che è stata affrontata e condotta l'operazione. «E colgo l'occasione – aggiunge- per ribadire che è a costo zero il consiglio d'amministrazione di Acsm Agam Reti, formato da due dirigenti e da un consigliere di Acsm Agam».
Maria Castelli
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