Alserio, l'idea vincente
premiata in busta paga
Azienda lancia tra i suoi dipendenti un'iniziativa innovativa: bonus se viene fornita una buona idea per evitare gli sprechi. Due impiegati si sono già conquistati incentivi per 3 e 4mila euro
Un modello adottato dalla casa madre austriaca, la cui efficacia è sperimentata nelle imprese del nord Europa da quasi quaranta anni. Si rivolge a tutto il personale, dall'officina agli uffici, con una domanda di fondo: «Hai una buona idea per ridurre costi nel tuo lavoro?».
Tutti sono invitati a fare proposte migliorative, presentando una scheda, valutata da una commissione, creata all'interno dell'impresa. Se l'idea è giudicata valida per portare valore aggiunto e risparmio all'azienda, viene applicata immediatamente, retribuita al 50% subito e la restante parte saldata dopo un anno, quando l'azienda ha beneficiato del risparmio. Una tabella quantifica il valore delle proposte. Il premio varia: il 26% sul valore delle piccole economie, il 10% sulle idee, che evitano all'azienda esborsi per oltre 40 mila euro.
«In due settimane, 15 collaboratori hanno portato 18 proposte. Due sono state accettate e attivate fin da subito, 13 sono da valutare e 3 sono state scartate – spiega Joseph Lammle, amministratore delegato della Ceratizit, austriaco, 48 anni, da 32 lavora nel gruppo Ceratizit – L'esperienza ci dice che per dare efficacia a questo progetto è necessario rispondere subito, con trasparenza. Sono premiati i piccoli risparmi, perché vogliamo dimostrare ai dipendenti che la politica dei ‘piccoli passi' vale”. I 165 dipendenti dell'azienda, produttrice di metallo duro, hanno accolto poco prima di Natale con entusiasmo la proposta. «Mi aspetto – continua Lammle – almeno una idea a testa. Ho valutato, sulla base dell'esperienze fatte all'estero, che potremo ottenere un risparmio nel 2011 di circa mezzo milione di euro».
Il tentativo è quello di combattere gli sprechi, ma anche, di modificare le procedure di lavoro, cercando di potenziare il lavoro interno e riducendo servizi e forniture. Un progetto applicabile a qualsiasi azienda? «Credo che in Italia, ma soprattutto in Brianza, dovrebbe essere applicato. Il ritmo e la dedizione al lavoro della Brianza sono nettamente superiori a quello esistente in altre parti del mondo, del Nord Europa in particolare. Ma spesso, secondo me, questo va a discapito della qualità. Per applicare un progetto simile bisogna, però, avere una struttura, capace di gestire il lavoro generato dalla nuova attività».
Si lavora troppo e male. Ma se il modello austriaco appare rimedio efficace per la salute della singola azienda, è da verificare se funzionerà anche per abbassare il livello di stress da lavoro, di cui soffre una parte dei lavoratori italiani e l'andamento dell'economia globale. «Il rovescio della medaglia è l'invidia – conclude Lammle – Aspetto negativo, che, nel tempo si può superare».
Sara Della Torre
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