Lomazzo, assegno di Berlusconi
per la chiesa di San Vito

Tra i donatori privati c'è per gli interventi di sistemazione degli interni c'è anche il presidente del consiglio, cugino del parroco don Andrea Livio. La somma messa a disposizione dal premier si aggirerebbe attorno ai 100mila euro

LOMAZZO - Un contributo molto speciale è giunto per i restauri degli interni della chiesa di Brolo San Vito: tra i donatori privati c'è, infatti, anche il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, cugino del parroco don Andrea Livio. La somma messa a disposizione dal premier si aggirerebbe attorno ai 100mila euro, che copre almeno in parte il costo complessivo degli interventi, di circa 300mila euro. La parentela con il Cavaliere, nota fino a poco tempo soltanto tra gli stretti collaboratori e gli amici più intimi del parroco, è diventata di dominio pubblico dopo che don Andrea è stato fotografato da Chi alla cena di Natale della famiglia Berlusconi. Nell'edizione del settimanale in edicola da l'altroieri, don Livio ha preso pubblicamente posizione a favore del cugino premier, suscitando molte discussioni in città. Bocche cucite in parrocchia riguardo all'aiuto finanziario messo a disposizione per riportare alla luce le più antiche cornici pittoriche di Brolo San Vito: contattato telefonicamente, il parroco non va oltre il saluto.
A coordinare il restauro, in qualità di architetto e di collaboratore della parrocchia, è il vicesindaco, Gianni Reiners. « Non sono autorizzato a dare alcuna informazione di carattere economico riguardo a tale intervento - fa sapere Reiners - non è invece certamente un segreto per nessuno che mi sono reso disponibile ad aiutare la parrocchia nel portare a termine un'importante iniziativa mirata a riscoprire i colori originali degli interni della chiesa, riportando anche alla luce iscrizioni coperte nel corso del tempo». La chiesa di Brolo San Vito, rifatta tra la fine del Settecento ed i primi dell'Ottocento su disegno dell'architetto Simone Cantoni, contiene opere dello scultore Francesco Somaini e dell'architetto Luigi Caccia Dominioni. A collaborare ai restauri è anche un comitato di cittadini presieduto dal sindaco Giovanni Rusconi, che del contributo di Berlusconi non parla. «Riguardo all'intervento posso soltanto dire che stiamo proseguendo a raccogliere contributi, mettendo in vendita anche venti opere uniche e numerate, che rappresentano un crocifisso stilizzato, realizzate appositamente dal professor Francesco Somaini, scomparso tre anni fa».
Gianluigi Saibene

© RIPRODUZIONE RISERVATA