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Sabato 29 Gennaio 2011
Cantù, palasport in ritardo
e accuse dal centrosinistra
A gennaio sarebbe dovuta iniziare la costruzione del palazzetto, ma i passaggi burocratici non sono stati completati. L'assessore: meglio essere meticolosi adesso. Intanto l'Ulivo definisce illegittimo l'inserimento della piscina nel progetto
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Intanto ad addensarsi sul successore del Palababele sono anche le nubi di uno scontro politico che si fa sempre più acceso. L'Ulivo per Cantù, infatti, avanza dubbi sulla legittimità della procedura di affidamento del project financing stipulato tra il Comune e la bresciana Turra per la costruzione e gestione del nuovo palasport di corso Europa. E ora ha presentato in piazza Parini una nuova interrogazione al dirigente del settore lavori pubblici segnalando quelle che ritiene «evidenti anomalie e illegittimità» e diffidandolo ad «attivarsi affinché non abbiano inizio lavori di alcuna opera non prevista nel progetto originario posto a base di appalto prima che sia chiarita la legittimità degli atti». Leggi, della piscina inserita nella struttura. «Il cantiere ha potuto procedere con la demolizione e le fondazioni – conferma l'assessore ai lavori pubblici Umberto Cappelletti - per passare a costruire, però, dovremo attendere di avere tutti gli atti ufficiali». Il prossimo passo sarà proprio il passaggio davanti all'esecutivo del nuovo piano economico asseverato presentato dalla Turra «ma ci stiamo prendendo tutto il tempo necessario – prosegue Cappelletti – per valutare ogni passaggio al meglio».
Valutazioni che secondo L'Ulivo per Cantù sarebbero dovute avvenire prima. Il gruppo accusa infatti la maggioranza in merito all'aggiunta, nel nuovo palasport, di un centro sportivo con piscina e palestre. Una modifica delle condizioni contrattuali ritenuta così sostanziosa, tanto più nel corso di una procedura di aggiudicazione di un appalto pubblico, da definirla «incompatibile con i principi di parità di trattamento». Un favore eccessivo alla Turra, secondo il gruppo guidato da Vittorio Spinelli, oltre alle aree cedute e al contributo comunale accordato. «Questo ulteriore atto – la replica di Cappelletti – rafforza ulteriormente la mia convinzione che il centrosinistra agisca solo per un tornaconto politico. Sia io che il dirigente possiamo essere assolutamente sereni».
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