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Lunedì 31 Gennaio 2011
Cantù, giornata nel baratto
nell'epoca dell' e-commerce
A Mirabello ritrovo di alcune decine di persone per scambiare e barattare oggetti inutili o regali poco graditi
Viavai di scatoloni, con tutto quanto non serve ed è malvisto, in stanza come in cantina. Quattro ore a barattare, dalle tre del pomeriggio alle sette di sera. Scarti domestici. Il caso limite, la piantina d'alloro. Finita sul mercatino per una gonna verde. E la cintura con gli anelli, la trousse, il bruciaessenze. Le lucertoline di plastica, il mouse per pc nuovo di pacca, ancora nella confezione originale. E la tecnologia Anni Ottanta, rappresentata dall'autoradio preistorico. «L'idea di questa giornata nasce dalla volontà di organizzare un momento di festa e di incontro all'insegna del riciclo e del riuso – dice Elisabetta Ruo, una delle anime del gruppo Miragiovani – un modo alternativo per ritrovarsi a Mirabello». Qualcuno è entrato nei locali con passo deciso, pronto a curiosare tra decine di cianfrusaglie, passate a nuova vita sotto lo sguardo del futuro proprietario. «Qualcuno ha portato anche i regali di Natale – prosegue Elisabetta – io, personalmente, ho inscatolato tutto alla rinfusa in dieci minuti. Non è come comprare. Quando vuoi sbarazzarti di qualcosa che non ti piace, ci vuole un attimo a scegliere».
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