Cantù, buche e ghiaccio
Chiesti 142 risarcimenti

Nel 2010 in media 12 richieste al mese, soprattutto di automobilisti, ma vi sono anche parecchi pedoni

m.butti

CANTU' Ogni due o tre giorni, in media, qualcuno entra in municipio con la documentazione in borsa, varca la porta dell'ufficio economato e chiede un risarcimento danni. Colpa delle buche nelle strade o dei marciapiedi ghiacciati. Nel 2010, sono state 142 le richieste di indennizzo avanzate soprattutto da chi si è ritrovato l'automobile rovinata da un cratere nell'asfalto, ma anche da qualche pedone finito per terra che intende rivalersi nei confronti del comune. Sono gli stessi uffici di piazza Parini, a fornire il bilancio delle richieste di risarcimento. I 142 «sinistri» finiti sulla scrivania tra gennaio e dicembre 2010, inoltrati all'attenzione della compagnia assicurativa convenzionata con il comune, riguardano quasi sempre danni subiti dalle automobili. Cerchioni danneggiati, pneumatici squarciati dalle crepe che si aprono nell'asfalto, magari poco visibili o non segnalate. "Soltanto" quattro, invece, le motociclette rovinate per lo stesso motivo. Vi sono anche le richieste da parte dei pedoni: in tutto sono sei gli incartamenti portati in municipio per una buca non vista, in cui si è entrati per sbaglio con un piede. Piuttosto che uno sventurato scivolone sul marciapiede. Il caso tipo, insomma, è a dimensione di ruota e non di gamba. Circa 200 euro, la richiesta media di rimborso valutata nelle officine.

Homepage / Cantù - Mariano

Sabato 05 Febbraio 2011

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