Tanti i giovani disoccupati
Ma nel resto d'Italia è peggio

A Como la percentuale, elaborata dall'Istat e riferita al 2009, è del 17,6%, leggermente migliore della media lombarda che si attesta al 18,5%. Il dato lariano è in linea con quello di Lecco (17,2%), peggiore di quello di Sondrio (16,6%), ma migliore di quello di Varese (20,1%) e di Milano, che con il 23,2% si pone come peggiore provincia lombarda.

a.savini

COMO Como sorride, ma non troppo. Ha destato allarme sociale il dato diffuso l'altro giorno che indica in un corposo 29% la percentuale di giovani con meno di 25 anni che in Italia è in cerca di un posto di lavoro. A Como la percentuale, elaborata dall'Istat e riferita al 2009, è del 17,6%, leggermente migliore della media lombarda che si attesta al 18,5%. Il dato lariano è in linea con quello di Lecco (17,2%), peggiore di quello di Sondrio (16,6%), ma migliore di quello di Varese (20,1%) e di Milano, che con il 23,2% si pone come peggiore provincia lombarda. Da notare che la percentuale comasca di persone senza lavoro tra chi ha più di 25 anni è del 4,8%, il che porta la media provinciale ad essere del 5,7% (4,2% tra gli uomini e 7,8% tra le donne). Certamente è importante far notare che l'Istat ricava tali percentuali sulla base di interviste ad un determinato numero di soggetti: il dato, quindi, non viene ricavato incrociando tutti i dati di cui lo Stato già dispone, ovvero dichiarazione dei redditi, versamento dei contributi previdenziali, numero di iscritti a scuole ed università, composizione anagrafica, ecc. Siamo di fronte ad un dato che non può dirsi preciso all'unità, bensì solo campionario, che viene però utilizzato da Istituzioni, sindacati e associazioni come verità assoluta e incontrovertibile per determinare la politica economica d'Italia e, sulla base dei dati Eurostat, dell'Europa. Rimane il fatto che al di là della precisione, di giovani in cerca di occupazione ve ne sono un buon numero, tant'è che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel suo tradizionale messaggio di fine anno, ha voluto lanciare un appello alle forze politiche e sociali perché affrontino con determinazione il tema della disoccupazione giovanile, specialmente nel sud, ma che è presente purtroppo anche alle nostre latitudini. Il dato lariano è stato commentato dal segretario provinciale della Cisl Fausto Tagliabue: «Possiamo partire dal dato positivo che ci vede 12 punti sotto la media nazionale, ma la situazione non è rosea. Abbiamo chiesto alla Provincia che le poche risorse delle politiche del lavoro rimaste vengano investite per sostenere i tirocini retribuiti: moltissimi lavoratori subiscono lo schifo dei tirocini gratuiti. Un altro ragionamento lo abbiamo avviato con Confindustria Como: stiamo pensando a forme di supporto per avviare i giovani a percorsi di studi che rispondano alle esigenze espresse dagli imprenditori del territorio, così che nel loro futuro ci possa essere un posto di lavoro».
Luca Marchiò

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Sabato 05 Febbraio 2011

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