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Domenica 06 Febbraio 2011
Quel torrentello fa... Pagüra
e a Maslianico si litiga
Il sindaco Luppi ha assicurato che le condizioni dei vorticosi valletti a confine con la Svizzera sono sottoposte a ripetuti monitoraggi e dal 2002 non si sono verificate situazioni di vera emergenza. Ma la maggioranza non è convinta
Il torrentello della Val Pagüra (paura in dialetto) una denominazione data in epoche lontane che dice tutto in fatto di pericolosità per le zone alte del paese, ma anche per quelle densamente popolate situate a mezza costa, continua a preoccupare e pressanti riferimenti sono stati formulati in consiglio comunale dai gruppi di minoranza nel momento in cui si è parlato di «interventi a salvaguardia dell'ambiente» per i quali sono stati accantonati 35 mila euro.
Il sindaco Mario Luppi ha assicurato che le condizioni dei vorticosi valletti a confine con la Svizzera sono sottoposte a ripetuti monitoraggi e dal 2002, anno dell'alluvione che ha dato luogo a ingenti danni, non si sono verificate situazioni di vera emergenza.
Luppi ha aggiunto che l'ultimo episodio accaduto l'8 settembre scorso con l'esondazione del valletto del Ronco e trasporto a valle di notevoli quantitativi di sassi e tronchi fino sul piazzale del cimitero è stato determinato dalla massa enorme di grandine che ha intasato le griglie di sicurezza e non da veri e propri movimenti franosi. Ma ha ammesso che nonostante i lavori di bonifica eseguiti negli anni passati e l'attenzione riservata dai tecnici con periodici sopralluoghi è impossibile escludere del tutto l'eventualità di rischi, tenendo conto del preoccupante abbandono della montagna da parte delle nuove generazioni.
Il sindaco ha comunque assicurato che l'amministrazione sta portando avanti uno studio sui valletti tenendo conto dell'eventualità di copiose precipitazioni concentrate in un tempo limitato com'era avvenuto il 27 maggio 2002 con metà paese sconquassato da un'enorme massa d'acqua.
Salvatore Reina, capogruppo della minoranza «Vivere Maslianico», non soddisfatto delle enunciazioni del sindaco, ha fatto mettere a verbale una dichiarazione rivolta a richiamare gli eventi del passato e a lamentare «l'insufficienza degli interventi dal 2002 a oggi legati all'esondazione di 6 valletti con pesanti danni alle abitazioni private e alle infrastrutture comunali».
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