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Mercoledì 09 Febbraio 2011
Via i mercatini da san Fedele
"Vietato mangiare in strada"
Se c'era una cosa che non dava fastidio a nessuno erano le bancarelle di alimentari in piazza San Fedele. Adesso il Comune non le vuole più. «Questione di decoro urbano», chiosa l'assessore al Commercio Etta Sosio. Risultato. Divieto assoluto di somministrare alimenti o bevande in quella zona
Insomma, per farla breve, non si mangia dentro le mura. E la gente che mangia e beve tutti intorno piazza San Fedele si sorprende delle integrazioni approvate dalla giunta, su proposta dell'assessore al Commercio Etta Sosio.
«Noi abbiamo il negozio in piazza San Fedele - dicono Mara Trovato e Alessia Dell'Orto di D & P -. A noi le bancarelle non hanno mai dato fastidio. Anzi portano gente. Sia che siano di generi alimentari sia che vendano altro, non hanno mai creato problemi. Anzi creano movimento e la gente circola più volentieri. Non hanno mai creato alcun problema di decoro pubblico. In ogni caso qualunque manifestazione serva ad attirare anche i turisti è benvenuta. Quindi avremmo preso una precisione in senso inverso, aumentare le bancarelle. Questo divieto assomiglia a Venezia dove non si può mangiare in piazza San Marco».
Irene Colombo e Elisa Salvadore stanno mangiando macedonia e crackers su una panchina in piazza Cavour: «Noi lavoriamo in centro, quando c'è il sole come oggi è bello mangiare per strada. Non si capisce perché dovrebbe essere proibito in piazza San Fedele. Che disturbo davano mai le bancarelle degli alimentari? Anzi, erano anche decorative». Fuori dal panificio Il Fornaio di Giuseppe Beretta in via Boldoni, che si è anche dotato di due cestini per la differenziata per tenere in ordine la piazza, è un continuo andirivieni di gente con la pizza e la foccacia in mano. «Non vedo perché dovrebbero essere vietate le bancarelle in piazza San Fedele - dice Anna Butti, addentando la sua pizza -. Anche se la gente compra qualcosa e lo mangia in strada, è normale». Samanta Remigi è dello stesso avviso: «Quando esco da scuola il sabato, mi piace vedere le bancarelle. Con tutti i problemi che ha questa città, le bancarelle proprio erano l'ultimo. Io le avrei lasciate. Anche perché non c'è niente di strano a vedere la gente che mangia all'aperto».
«Ammesso che sporcassero, come si suppone se il Comune ne fa una questione di decoro, non andavano spostate - commenta Marco D'Andola -. Se uno ha un problema non lo rimuove, lo risolve. Io avrei fatto così. Avrei detto chi sporca pulisce e chi non rispetta la regola al secondo richiamo se ne va e lascia il posto agli altri. Ci sono tanti giovani che hanno voglia di lavorare e le bancarelle sono sempre degli stessi. Allora, se ritieni che questi creino problemi di decoro pubblico, mandi via chi sporca, lasci gli altri e riempi i vuoti con quelli nuovi». Dal mercato a piazza Cavour hanno tutti qualcosa in mano da mangiare, piadine, patatine fritte, gelati, frutta. Ma a San Fedele non si potrà più. «Se gli operatori saranno d'accordo - conclude la Sosio - potremmo valutare anche viale Geno e piazza Cacciatori delle Alpi come luoghi per lo svolgimento di tali iniziative».
Anna Savini
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