Homepage / Lago e valli
Sabato 12 Febbraio 2011
Addio al sindaco che portò
l'acqua in Val d'Intelvi
Pigra: per tutti un galantuomo al servizio del territorio. La scomparsa di Mariano Ceschina classe 1930, una vita trascorsa in municipio come consigliere prima e primo cittadino dopo, in poco tempo ha fatto il giro della Valle. Un malore improvviso a cui è seguita la caduta sul pavimento di casa, le cause accertate della morte
Un malore improvviso a cui è seguita la caduta sul pavimento di casa, le cause accertate della morte.
Nulla hanno potuto i rianimatori del 118 arrivati in elicottero in pochi minuti a Pigra , insieme ai sanitari del presidio della Croce rossa di San Fedele giunti nel frattempo in ambulanza, allertati dai familiari. Ceschina è spirato nella sua abitazione di via San Rocco dove i medici , accertato il decesso, lo hanno lasciato a disposizione dei familiari per i funerali la cui data sarà annunciata oggi.
Solo qualche giorno fa, prima della consueta partita a carte, gli ultimi commenti rilasciati al cronista sulla situazione politica del paese.
«Per le prossime elezioni amministrative voglio rimanere al di sopra delle parti. Non mi recherò alle urne - aveva detto - La speranza è che la collettività possa riavere presto tutti i servizi per i quali abbiamo tanto lottato».
Ceschina non è stato solo il sindaco di Pigra ma è stato l'uomo che ha porato l'acqua in Valle d'Intelvi. A lui , ad altri sindaci come il compianto Emilio Gelpi di Castiglione e all'ex sindaco di Casasco Piergiorgio Cairoli si deve la costruzione dell'impianto di captazione dell'acqua dal lago di Como nel 1987.
«Ceschina non ha ceduto un solo istante. Ha incalzato di continuo il ministro di allora, Zamberletti per la realizzazione di questa grande opera - ricorda il sindaco di Argegno Francesco Dotti -. Per tutti noi è stato un maestro oltre che un uomo di una saggezza e di una competenza straordinaria». Un amministratore caparbio, onesto e lungimirante per il presidente della comunità montana lario-intelvese Oscar Gandola: «Sempre presente anche da pensionato ai bisogni della Valle e della sua gente. In ultimo la battaglia per la riattivazione della funivia che l'ha visto coinvolto in prima persona alla testa dei cittadini di Pigra».
Fu sindaco dalla metà degli anni Settanta fino al 1995 , quando lasciò il testimone a suo genero Alessandro Acerbis.
Amico di Antonio Di Pietro, ricoprì la carica di primo cittadino proprio quando il futuro leader dell'Italia dei Valori non era altro che un giovane segretario comunale, al suo primo incarico proprio a Pigra. In Valle l'ultimo incontro con Di Pietro, nelle vesti di ministro dell'Infrastrutture, per l'inaugurazione della nuova sede della Confartigianato. In quell'occasione, dopo ricordi ed aneddoti, Ceschina donò a Di Pietro le copie delle ultime delibere da lui firmate come segretario comunale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA