Pedemontana, lavori al via
ma il ministero ha dubbi

Dopo quarant'anni parte il cantiere per la realizzazione della tanto annunciata opera. In forse il secondo lotto della tangenziale di Como. E da Roma qualcuno mette in forse il finanziamento del cantiere

TURATE Il primo lotto della tangenziale di Como (2 chilometri e 400 metri) sarà percorribile da dicembre 2013. Peccato che rischi seriamente di terminare nel nulla, ad Albate, visto che non ci sono certezze sulle risorse per il secondo lotto. Da Turate, dove è stato inaugurato il principale campo base della tratta A di Pedemontana, arrivano notizie contrastanti. In particolare per quel che riguarda il finanziamento dell'operazione: «A Roma c'è qualche burocrate che vorrebbe fermarci - rivela l'assessore Raffaele Cattaneo - Sono appena stato al ministero dell'Economia con il viceministro Castelli e con Podestà (presidente della Provincia di Milano, ndr) e ci siamo sentiti dire che il piano finanziario non va bene, perché alla scadenza dei primi 30 anni di concessione resta un debito di 1,2 miliardi su 5 totali di investimento. Ma è ovvio che il nuovo concessionario vi farà fronte con gli introiti del pedaggio. Contestare ora un piano approvato due volte dal Cipe è assurdo e siamo pronti a incatenarci al ministero se a Roma non dovessero cambiare linea. Eliminare quel miliardo, tra l'altro, vorrebbe dire alzare ulteriormente il pedaggio, che sarà già il doppio rispetto a quello che si paga oggi in autostrada e non lo accetteremo mai. E se non c'è la firma del ministero dell'Economia, non potremo ottenere i tre miliardi previsti dalle banche. Il rischio concreto, insomma, è che si fermino i cantieri per colpa di qualche funzionario romano».

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