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Sabato 12 Febbraio 2011
Un altro comasco morto
sulle piste da sci
E' caduto e si è rialzato. Ma poi si è di nuovo accasciato al suolo ed è morto, forse stroncato da un malore. Nuova tragedia sulle piste per un comasco. Dopo il decesso del pensionato caduto il primo febbraio a Madesimo, secondo lutto: la vittima è Francesco Fasola, 83 anni residente in città
La tragedia si è verificata attorno alle 15. Fasola, assieme ai suoi amici, stava affrontando la discesa per Valtorta. All'improvviso si è accasciato. Gli altri sciatori hanno pensato a una banale caduta. Anche perché l'ottantatreenne si è quasi subito rialzato ed è riuscito a raggiungere il bordo della pista, ma poi si è accasciato nuovamente, andando a finire in una piccola valletta innevata sottostante. Gli altri sciatori si sono subito avvicinati, lo hanno trovato esanime e hanno chiamato i soccorsi. Sul posto sono giunti dapprima gli uomini del soccorso piste dei Piani di Bobbio, poi il 118, che ha inviato l'elisoccorso della centrale di Sondrio. L'équipe sanitaria ha cercato più volte, e per parecchi minuti, di rianimare l'anziano, purtroppo senza successo.
Della morte dell'anziano, ricondotta secondo le prime ipotesi a un improvviso malore, molto probabilmente un attacco cardiaco, sono stati informati anche i carabinieri, giunti sulle piste di Valtorta con i militari della stazione bergamasca di Piazza Brembana. La salma dell'anziano sciatore comasco è stata provvisoriamente trasportata alla camera mortuaria del cimitero di Valtorta, in attesa del nulla osta da parte del magistrato di turno alla procura di Bergamo per la riconsegna ai familiari. Molto probabilmente gli inquirenti rinunceranno all'autopsia.
La morte di Francesco Fasola, pensionato conosciuto nelle vie della convalle, è la seconda tragedia lariana avvenuta sulle piste di sci, in questo mese di febbraio.
L'altroieri è morto, dopo nove giorni di agonia, Giorgio Tagliabue, 77enne vittima di una rovinosa caduta il primo febbraio scorso sulla pista Camosci, a Madesimo. Ricoverato all'ospedale di Gravedona non ha più ripreso conoscenza, nonostante le cure.
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