Con puntate che vanno da 50 centesimi a 10 euro, i giocatori possono insomma intascare fino a mezzo milione di euro.
Le videolotterie di nuova generazione sono state introdotte in Italia nel corso del 2010, in seguito all'approvazione del coiddetto decreto Abruzzo: pensando a «interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione», il governo ha pensato di cercare fondi anche nel fiorente mercato dei giochi e delle scommesse.
Gli apparecchi di Lottomatica, adottati qualche mese fa anche dal Bowling di Erba, hanno riscosso un successo immediato in tutta Italia: la supervisione da parte dei Monopoli di Stato garantisce infatti la sicurezza dei giocatori.
Ma il fortunato del bowling erbese è solo uno dei moltissimi italiani colpiti dalla febbre del gioco. Tra slot machine, gratta e vinci, concorsi a estrazione e altri giochi a premi, nel corso del 2010 - secondo i dati dei Monopoli diffusi dall'agenzia Agicos - la raccolta complessiva è stata di 61 miliardi di euro, 7 in più rispetto all'anno precedente, mentre la raccolta delle sole videolotterie è passata dai 116 milioni di ottobre ai 450 di dicembre. Manna dal cielo per i giocatori baciati dalla fortuna, che hanno incassato globalmente oltre 44 miliardi, ma soprattutto per le casse dello Stato, che nel 2010 ha guadagnato 9.9 miliardi di euro, contro i 9.4 dell'anno precedente.
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