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Martedì 15 Febbraio 2011
Tra Mariano Comense e Cabiate
è allarme per la microcriminalità
Un fine settimana caratterizzato da scippi e finestrini d'auto in frantumi - Il consigliere Biraghi lancia l'allarme e un invito: "Uniamo gli sforzi, Comuni e privati insieme per aumentare la vigilanza"
Un fenomeno purtroppo in crescita in paese e che proprio nei giorni scorsi ha mietuto parecchie vittime a Cabiate: «L'allarme è stato lanciato dal comandante della polizia locale - prosegue Biraghi - e purtroppo mi sento di condividerlo appieno perché ne sono stato testimone diretto». Domenica intorno alle 16, infatti, il consigliere si trovava a passare dal Parco della Pace di via Paolo VI e ha notato il finestrino rotto di un'auto parcheggiata: «Mi sono insospettito e mi sono fermato: ho incontrato un mio amico e gli ho chiesto di venire con me a vedere cosa stava accadendo e in quel momento è arrivata la signora proprietaria del mezzo». Con il marito si era recata al parco per far fare una passeggiata al loro cane, ma al ritorno ha dovuto fare i conti con l'amara sorpresa: «Le hanno portato via tutto quindi al di là del danno economico, più che altro il problema è legato ai documenti e alle carte di credito. E' vero, forse la signora è stata imprudente anche se capisco che alla fine uno cerchi di vivere normalmente la propria quotidianità dimostrando ancora un po' di fiducia nel prossimo, ma purtroppo la realtà è diversa: in paese nei giorni scorsi ne sono capitati parecchi di questi episodi e se si aggiungono quelli di domenica mattina a Mariano, è evidente che non si possa fare altro che pensare che ci sia in giro qualcuno, o dei gruppetti, che cercano di racimolare qualche spicciolo in questo modo e quindi i cabiatesi farebbero bene a stare molto in guardia». Biraghi, però, non si limita alle raccomandazioni, ma lancia anche una proposta: «Si potrebbe pensare a un tavolo sinergico tra comune e commercianti per cercare di unire gli sforzi indirizzati al raggiungimento dello scopo condiviso di aumentare la sicurezza sul territorio». Il consigliere comunale, infatti, pensa che da solo il municipio abbia qualche difficoltà a garantire servizi che vadano al di là dell'ordinaria amministrazione: l'ente locale, si sa, ha problemi di fondi e di disponibilità economica e forse, per i vincoli imposti al tetto della spesa del personale dal patto di stabilità, non può nemmeno pensare di organizzare dei turni di sorveglianza straordinari da commissionare agli uomini della polizia locale”. Da qui la proposta alternativa: «Considerato che non sono pochi i commercianti che pagano da soli un servizio di sicurezza privata - conclude Biraghi -, si potrebbero unire le forze degli esercenti per organizzare, tramite il comune, un servizio pagato da loro per avere un maggiore controllo del territorio. Se questo poi possa avvenire rivolgendosi alla sicurezza privata o pagando gli straordinari ai vigili urbani, si potrà stabilire con la collaborazione di tutti».
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