Violenza sessuale in via Grossi
Aggredita all'ex orfanotrofio

Una ragazza di ventuno anni è stata violentata l'altra sera all'interno di un locale dell'ex scuola Baden Powell di via Tomaso Grossi, da anni trasformata in un rifugio per senza tetto, disperati e clandestini. La squadra volante della polizia ha fermato un uomo di 38 anni

Una ragazza di ventuno anni è stata violentata l'altra sera all'interno di un locale dell'ex scuola Baden Powell di via Tomaso Grossi, da anni trasformata in un rifugio per senza tetto, disperati e clandestini.
La squadra volante della polizia ha fermato un uomo di 38 anni, Abdelkebir Dahchour, di nazionalità marocchina, senza fissa dimora e pregiudicato, indicato agli agenti dalla stessa vittima e dal suo fidanzato. La ricostruzione della violenza e il resoconto del successivo arresto sono un viaggio avvilente in un angolo di città ridotto davvero in condizioni disastrose, oltre che in una bohéme di disperazione e marginalità impressionanti. Negli ultimi mesi il Comune ha tentato più volte di chiudere gli accessi alla scuola: ma murare porte e finestre non è bastato. Così l'altra sera, verso le 19.30, una coppia di fidanzati - due giovani abbandonati più o meno da tutti, con problemi di tossicodipendenza e non solo - si è intrufolata nello stabile in cerca di un giaciglio per la notte. Sono stati avvicinati da uno straniero «mai visto prima» (così hanno poi riferito alla questura), vestito con un vistoso giubbotto rosso. Ha indicato loro un locale e ha offerto loro un giaciglio per trascorrere la notte. Non è chiarissimo come siano andate le cose:di fatto sembra che lo straniero abbia in qualche modo preteso di restare vicino ai due e che ne abbia approfittato circa tre ore più tardi, mentre il ragazzo dormiva già profondamente.

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