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Giovedì 17 Febbraio 2011
Uccise la sorella:
scontro di perizie
Cirimido: più che un'udienza preliminare si annuncia come una vera e propria lezione di neuropsichiatria criminale, potenzialmente destinata a diventare materia di studio all'università, il caso di Stefania Albertani, in carcere con l'accusa di aver ammazzato la sorella maggiore Maria Rosa, di averle dato fuoco e di aver tentato di fare la stessa cosa con i genitori
Il giudice delle udienze preliminari Maria Luisa Lo Gatto, ieri mattina, ha infatti accolto la richiesta di rito abbreviato per giudicare la giovane di Cirimido - la quale, potenzialmente, rischia l'ergastolo anche in udienza preliminare, vista la gravità delle accuse a suo carico - accogliendo la richiesta degli avvocati difensori, Gerardo Spinelli e Guglielmo Gulotta. Questi ultimi nei giorni scorsi avevano depositato una complessa consulenza tecnica integrativa che, basandosi sul lavoro di un biochimico e di un neuropsicologo, aveva bollato l'imputata come parzialmente incapace di intendere e di volere. Una conclusione diversa da quella di un altro consulente della stessa difesa, uno psichiatra che aveva decretato la totale capacità di intendere e volere della stessa Albertani. Per contro il perito nominato dal tribunale, Adolfo Francia, aveva invece concluso per la piena imputabilità e punibilità dell'imputata. Contrasti e diversità di vedute che saranno affrontati il prossimo 13 maggio, quando il giudice ha rinviato l'udienza preliminare.
In aula ci saranno tutti: i consulenti della difesa, quello dell'accusa e il perito del giudice. Tutti a discutere non solo su quanto è emerso dai colloqui psichiatrici, ma anche - e soprattutto - sulla consulenza tecnica firmata da Pietro Pietrini, biochimico dell'università di Pisa, e Giuseppe Sartori, della neuropsicologia dell'università di Padova. Il loro studio si basa non tanto sull'osservazione psichiatrica, quanto su una serie di esami e accertamenti neurologici con i quali è stato studiato a fondo il cervello di Stefania Albertani. L'inedito confronto del 13 maggio prossimo - che sarà interamente videoripreso, su richiesta dei consulenti stessi, per scopi esclusivamente didattici - sarà un passaggio fondamentale per la sentenza conclusiva, attesa, salvo sorprese, per il 20 maggio.
Stefania Albertani, ieri mattina, era in aula. Con lei il padre: i due si sono salutati e abbracciati commossi.
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