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Giovedì 17 Febbraio 2011
Chicco alla conquista
della Piazza Rossa
Passaggio da Como a Est per Artsana. Il marchio Chicco, uno dei brand più conosciuti del gruppo di Grandate che fa capo alla famiglia Catelli, sbarca infatti sulla Piazza Rossa, avamposto ideale per la conquista del ricco e promettente mercato russo con una popolazione di oltre 146 milioni di persone e un tasso di natalità del 23%.
In realtà passeggini, biberon e giocattoli Chicco non sono proprio sconosciuti alle giovani mamme russe visto che il marchio è sbarcato nell'ex impero sovietico oltre ventanni con la distribuzione affidata ad un partner commerciale locale. L'anno scorso i vertici del gruppo hanno però deciso di puntare all'incremento delle quote di mercato attraverso una presenza diretta. A gennaio è stata aperta una filiale commerciale Chicco a Mosca, nella zona nord est della città dove lavorano per ora 45 persone, alcune "distaccate" dalla casa madre per seguire l'avvio dell'operazione. Obiettivo dichiarato: raddoppiare nei prossimi anni il peso del mercato russo sul fatturato Chicco che attualmente è del 5%. «Al momento la nostra distribuzione si sviluppa prevalentemente nel canale specializzato bambino (babyshop) - spiegano dal quartier generale di Guanzate - Non abbiamo ancora iniziato il roll-out del canale monomarca Chicco». Progetto che è però allo studio e che probabilmente prevederà presto l'apertura di alcuni flagship stores - punti vendita monomarca di grande prestigio - per far aumentare la conoscenza del brand.
Fondata nel 1946 da Pietro Catelli, Artsana è nata come azienda familiare e ha assunto nel tempo la dimensione di un gruppo multinazionale, oggi presente nel mondo con oltre 7000 dipendenti, 21 filiali, 8 unità produttive in Europa e una rete di concessionari e distributori in oltre 120 paesi nel mondo. Il tutto senza perdere l'impronta familiare tanto cara al fondatore. La governance del Gruppo è saldamente nelle mani dei figli del fondatore, Enrico (il marchio Chicco altro non è che il diminutivo del suo nome), Michele (dal 2006 presidente e amministratore delegato) e Francesca (che presidia il marketing), in un'ottica di continuità con la storia dell'azienda. Un nutrito numero di manager si occupa dello sviluppo internazionale di quello che oggi è un vero e proprio impero con un fatturato (consolidato 2009) di 1.440 milioni di euro, l'80% proprio dai prodotti per la prima infanzia. Biberon, seggioloni, carrozzine, giocattoli e abbigliamento con il marchio Chicco rappresentano ancora oggi il core business dell'azienda. Poi ci sono i prodotti sanitari, cioè aghi, siringhe e termometri ma anche apparecchiature elettromedicali. Mentre negli anni scorsi i Catelli si sono lanciati anche nel settore della cosmesi con la linea Lycia, i profilattici Control prodotti nella fabbrica in Spagna e, dal 1995, il marchio Prenatal che oggi conta 400 punti vendita in 21 Paesi. Ultima acquisizione, nel 2008, del marchio Boppy, leader del mercato americano dei cuscini per allattamento.
Elvira Conca
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