Unità d'Italia: i 150 anni
si festeggeranno a Cantù

Nella città amministrata della Lega uno spettacolo previsto il 17 marzo. A Mariano (sindaco leghista) consiglio comunale straordinario

CANTU' A livello nazionale, la Lega ha gridato forte la propria contrarietà all'istituzione della festa nazionale per celebrare la ricorrenza dei 150 anni dall'Unità d'Italia il 17 marzo. Ma a livello locale, e anche nelle città guidate dal Carroccio come Cantù e Mariano Comense, per quel giorno erano fissate iniziative e celebrazioni anche fin da prima che il Consiglio dei ministri, ieri, prendesse la decisione definitiva. «Questa ricorrenza può rappresentare un momento per riflettere – sottolinea il deputato Nicola Molteni, commissario della sezione canturina della Lega – non tanto sul passato ma sul futuro e in un'ottica federalista. La parola d'ordine, però, deve essere rigore assoluto, senza sprechi». Festa mesta? Festa sobria, incalza Molteni «perché il motivo che ha spinto la Lega a votare no è la riflessione sulle conseguenze che avrà bloccare l'attività lavorativa del Paese, in un frangente economico come questo, motivo che io sposo e condivido. Perciò chiedo agli amministratori locali di contenere le spese, di evitare la retorica oggi che si rende necessario applicare tagli ai servizi fondamentali ai cittadini». Apprezzerà, quindi, la scelta del Comune di Cantù, che per il 17 marzo ha fissato un concerto della banda cittadina La Cattolica nel teatro comunale di San Teodoro – che sarà inaugurato ufficialmente domenica – con un'animazione storica a cura del Carnevale canturino.

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