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Domenica 20 Febbraio 2011
Mariano, l'ex carabiniere ferito
"Nessun perdono se non si pente"
Parla l'avvocato di Vincenzo Di Maso, ferito nella sparatoria avvenuta nel gennaio del 2009 in via Puglie a Perticato da Emanuele Perino. «Sta un po' meglio – riferisce Lepiane – sta facendo la riabilitazione un paio di volte alla settimana. A fatica, sta cominciando a muoversi anche dove è stato ferito»
Il 10 gennaio 2009, Perino si era presentato a casa di Vincenzo Di Maso, 44enne, ex carabiniere ed autotrasportatore. Perino era stato denunciato da una delle figlie di Di Maso, per diversi episodi di molestie. Soltanto due giorni prima dell'aggressione, la ragazza era stata nuovamente avvicinata da Perino, in un supermercato. Né la giustizia né il tempo aiutano a far dimenticare quanto accaduto. «A casa cercano tutti di continuare a vivere – prosegue l'avvocato Lepiane – non dico come prima. Ma, almeno, si tenta di andare avanti. Con sacrifici, da parte di tutti. Di Maso, dopo questo episodio, non è più lo stesso. Per fortuna, la sua è una famiglia unita. Si sostengono a vicenda, con aiuto reciproco, per gestire questa difficile situazione». Papà Vincenzo, ricoverato per mesi in rianimazione, cerca di tornare alla normalità. «Sta un po' meglio – riferisce Lepiane – sta facendo la riabilitazione un paio di volte alla settimana. A fatica, sta cominciando a muoversi anche dove è stato ferito». Quanto al processo d'appello, massimo rispetto per la giustizia. «La Corte d'Appello ha ridotto la pena – si limita a riportare il legale – ha tenuto conto del deficit mentale dell'imputato. La difesa ha cercato di sostenere l'incapacità totale. Mentre la Corte ha ritenuto che ci fosse una patologia, e ha riconosciuto il dolo. Di Maso e i suoi cari si ritengono soddisfatti per quest'altra sentenza di condanna, al di là dello sconto di due anni e al di là del previsto risarcimento di 150mila euro».
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